...sogni e bisogni fra musica e spettacolo, cultura e politica, varie ed eventuali... (blog-archivio di articoli pubblicati + altre cose) (già su splinder da maggio 2003 a gennaio 2012, oltre 11mila visualizzazioni) (altre 86mila visualizzazioni a oggi su blogspot...) (twitter@carlomuscatello)
sabato 21 giugno 2014
PEARL JAM, trieste pronta per la carica dei 30mila
Trentamila domani al concerto dei Pearl Jam allo Stadio Rocco, a Trieste, di cui 26mila in arrivo dal resto d’Italia e praticamente da mezza Europa. Soprattutto da Slovenia, Croazia, Austria, Germania, Serbia, Ungheria, Grecia, Repubblica Ceca. Insomma, si ripeterà il colpo d’occhio di due anni fa per Bruce Springsteen.
E la novità dlle ultime ore è che sono sbucati fuori altri biglietti. Montato il mastodontico palco, gli organizzatori hanno potuto calcolare con maggiore precisione ingombri e visibilità. Dunque nuovi biglietti di tribuna centrale e laterale, disponibili da oggi su TicketOne e nei punti vendita autorizzati. Domani casse dello stadio aperte dalle 10, cancelli aperti al pubblico dalle 16.
I Pearl Jam sono arrivati ieri in Italia con un aereo privato. Prima tappa Milano, stadio di San Siro, dove ieri sera hanno tenuto il primo dei due concerti previsti nel nostro Paese in questo tour mondiale, a quattro anni di distanza dal precedente show italiano.
La band arriva a Trieste domani pomeriggio, poche ore prima del concerto, e ancora non si è capito se i musicisti dormiranno in città o proseguiranno nella notte alla volta di Vienna, dove mercoledì è prevista la successiva tappa del tour.
Intanto, tutto è pronto (ne parliamo in un’altra pagina) per il grande show nel capoluogo giuliano, inaspettato protagonista di un’estate musicale coi controfiocchi (la prossima settimana arriva anche Manu Chao, poi John Fogerty, Ligabue, diversi altri...), grazie soprattutto alla rinnovata alleanza fra amministrazione comunale e Azalea Promotion, con il supporto non trascurabile della Regione.
Una stagione di cui comunque i protagonisti assoluti saranno Eddie Vedder e compagni, proprio come lo erano stati Spingsteen nel 2012 e Green Day l’anno scorso.
I Pearl Jam sono considerati gli “U2 del grunge” (e nel luglio ’93 fecero da supporter proprio alla band irlandese, nello Zoo Tv Tour, a Verona e a Roma...). Altri li chiamano “i sopravvissuti”, “quelli che non sono morti”, per rimarcare la differenza con quanti invece non ce l’hanno fatta, a partire da Kurt Cobain, il leader dei Nirvana, suicida nel ’94, giusto vent’anni fa. In questi vent’anni, invece, Vedder e i suoi soci sono diventati delle superstar mondiali.
Nati a Seattle nel ’90, in oltre vent’anni di carriera hanno venduto più di sessanta milioni di copie, di cui la metà negli Stati Uniti. Influenzati dal rock classico degli anni Settanta, a loro volta continuano a influenzare molti gruppi rock contemporanei. Nell’ottobre scorso hanno pubblicato “Lightning bolt”, subito balzato ai vertici delle classifiche negli States, in Canada, in Australia e in diversi paesi europei fra cui l’Italia. Per diverse settimane è stato numero uno della classifica di iTunes in ben cinquantasei paesi.
Anticipato dal singolo “Sirens”, l’album è il decimo lavoro in studio della band, è arrivato a quattro anni di distanza dal precedente “Backspacer” (uscito nel 2009) e comprende dodici brani. In un alternarsi di ballate e brani punk-rock con gli inconfondibili “riff” di chitarra di Mike McCready e la personalissima voce di Eddie Vedder, cantante e leader rinosciuto della band.
«Il fatto di pubblicare un disco in questo momento - ha detto in un’intervista Vedder, vero nome Edward Louis Severson III, nato il 23 dicembre 1964 a Chicago - è un po’ come una scossa che vogliamo dare all’intero sistema. Ci piace rimarcare che sappiamo essere traumatici».
Il tour europeo, che arriva dopo le date negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda, è partito lunedì 16 giugno da Amsterdam (oltre tre ore di show, trenta brani in scaletta). Queste a Milano e a Trieste sono la seconda e la terza tappa. Poi vanno, come si diceva, il 25 giugno a Vienna, il 26 a Berlino, e dopo toccano Svezia, Norvegia, Polonia, Belgio e Inghilterra.
Stasera alle 22, in attesa del concerto, all’Ausonia l’associazione “Trieste is rock” propone “Are you alive? (Pearl Jam opening act & jammer meeting point)”, con vari gruppi locali e non. Poi, domani sera, il palcoscenico sarà tutto per Vedder e compagni...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento