martedì 10 giugno 2014

TRIESTE LOVES JAZZ con Scofield, Gnaorè, eastwood ...

C’è anche l’ottava edizione del festival TriesteLovesJazz, nella grande estate musicale triestina che sta per cominciare. Fra i Pearl Jam e Manu Chao, fra John Fogerty (Creedence Clearwater Revival) e Ligabue, fra Greg Lake (quello di Emerson Lake & Palmer) e David Jackson (Van der Graaf Generator) e gli altri che forse si aggiungeranno in extremis, un posto particolare lo prenota la piccola grande rassegna dedicata al genere afroamericano, proposta dalla rinnovata partnership fra Comune e Casa della musica. Anche qui, come per il Trieste Summer Rock Festival, i lavori sono ancora in corso ma qualcosa trapela. Tre nomi in mezzo ai tanti, italiani e stranieri, che animeranno la rassegna. Tre nomi che, senza nulla togliere agli altri che verranno annunciati nei prossimi giorni con l’intero programma, che giustificano da soli l’interesse per il collaudato appuntamento triestino. Giovedì 17 luglio concerto di Kyle Eastwood (Los Angeles, classe 1968), bassista e compositore di livello, figlio del grande Clint, per gli ultimi film del quale (“Mystic River”, “Million Dollar Baby”, “Flags of Our Fathers”, “Lettere da Iwo Jima”, “Gran Torino”, “Invictus”...) ha scritto le colonne sonore. “From There to Here”, “Paris Blue”, “Now”, “Metropolitain”, “Songs from the Chateau” sono i titoli dei suoi album solisti. Domenica 20 luglio tocca a Dobet Gnahorè, classe 1982, talentuosa artista della Costa d’Avorio, che arriva a Trieste dopo aver partecipato il 19 a Umbria Jazz. Cantante, danzatrice e percussionista dotata di una voce calda e possente, ha appena pubblicato il suo quarto album intitolato “Na Drê”. È considerata la nuova voce dell’Africa. Lunedì 28 luglio seratona con John Scofield, americano di Dayton, classe 1951, chitarrista fra i più importanti della scena jazz contemporanea, quest’estate in tour in Europa con la sua Uber Jam Band. Ha suonato con mezzo mondo: da Miles Davis a Gerry Mulligan, da Gary Burton a George Duke, da Billy Cobham a Pat Metheny. “A Moment's Peace” e “Überjam Deux” sono due dei suoi album più recenti. «Il festival - anticipa Gabriele Centis, patron della rassegna - comincerà il 14 luglio, dunque dopo i mondiali di calcio, e si concluderà il 31 luglio, con una ripresa il 16 agosto, una sorta di gran finale dell’edizione di quest’anno. Come sede confermiamo piazza Verdi, sorta di centralissimo “teatro all’aperto” che ha ben figurato negli anni scorsi, ma recuperiamo per alcuni appuntamenti più particolari la nostra vecchia sede di piazza Hortis, che ha ospitato le primissime edizioni di un festival che è cresciuto pian piano, ma ormai gode di un proprio prestigio anche a livello internazionale». Prestigio e notorietà che sono fatti anche di collaborazioni. «Sì, diverse e importanti - prosegue Centis -, per esempio con il Bohemian Jazz Festival, con Udine Jazz, con il Lubiana Jazz Festival, con la città di Graz. Con tutti sono previsti scambi e reciproco sostegno organizzativo e culturale». A partire, per il secondo anno consecutivo, proprio con lo storico festival jazz della vicina capitale slovena, che verrà presentato domani alle 10 nell’auditorium della Casa della musica. La rassegna, giunta alla 55a edizione, si terrà quest’anno da mercoledì 2 a sabato 5 luglio. L’edizione 2014 prevede interessanti proposte monografiche, dedicate in particolare al jazz pianistico e alle maggiori tendenze del jazz nordico, in particolare norvegese.

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