venerdì 29 aprile 2016

LOREDANA BERTE', AMICI NON NE HO... MA AMICHE SI'

Loredana Bertè è stata la miglior voce rock della canzone italiana. Ci riferiamo soprattutto al periodo fra gli anni Settanta e Ottanta, quando la sessantacinquenne cantante di Bagnara Calabra ha inanellato album di assoluto rilievo (“Tir”, “Traslocando”, “Jazz”, “Savoir faire”, “Carioca”...), che comprendevano brani di rara bellezza, alcuni firmati da Ivano Fossati e Enrico Ruggeri. Poi si è letteralmente buttata via. Un po’ perchè la vita non le è stata tenera (la morte della sorella Mia Martini, il ricordo di un padre padrone, le unioni sentimentali non felici...), un po’ perchè in un mondo di squali non è stata capace di difendersi e crearsi un proprio equilibrio, una corazza per difendersi e sopravvivere. Ora, per celebrare i quarant’anni di carriera, è uscita con un album che le sta dando qualche soddisfazione e il cui titolo è già una dichiarazione d’intenti: “Amici non ne ho... ma amiche sì!” (Warner). Idea e produzione di Fiorella Mannoia, che debutta in cabina di regia, e ha messo assieme un gruppo di colleghe, più o meno giovani, che hanno duettato con Loredana in un grappolo di canzoni di quest’ultima. Ciliegina sulla torta, tre inediti: “È andata così”, scritta per lei da Ligabue, che apre l’album; “Il mio funerale”, dal testo contro l’ipocrisia dell’industria discografica, a chiusura della lista; e in mezzo “Ma quale musica leggera”, un brano di Edoardo Bennato che doveva uscire in un album del 2012 che poi non vide mai la luce, e che in questa occasione la cantante calabrese interpreta in duetto con la sua storica corista Aida Cooper. Il resto? Belle canzoni, interpretate meglio. Palma d’oro a “Mi manchi”, con Patty Pravo. A seguire classici come Non sono una signora” (con Emma), “In alto mare” e “Il mare d’inverno (entrambe con la stessa Mannoia), “Dedicato” (con Noemi), “Sei bellissima” (del ’75, con Alessandra Amoroso), “E la luna bussò” (con Elisa), “Così ti scrivo” (con Bianca Atzei), “Buongiorno anche a te” (con Irene Grandi). E c’è spazio anche per Paola Turci (“Luna”), Nina Zilli (“La goccia”), Antonella Lo Coco (“Folle città”). E tutta la compagnia al femminile rilegge poi quella “Amici non ne ho”, presentata al Sanremo ’94, a cui si ispira il titolo. Da ultimo, dobbiamo citare il momento più emozionante dell’album. Si tratta di “Stiamo come stiamo”, che le due sorelle Bertè portarono al Sanremo ’93. Mia Martini morì nel maggio ’95. E quella canzone sul disagio di vivere rimane l’ultima testimonianza di loro due assieme. Risentirla adesso, magari rivedere su Youtube il video di quella partecipazione al Festival, presentate dall’immarcescibile Pippo Baudo, è uno di quei momenti che ti fanno amare la musica. E le canzoni.

Nessun commento:

Posta un commento