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venerdì 29 aprile 2016
PJ HARVEY, THE HOPE SIX...
PJ HARVEY
“The hope six demolition project”
(Universal)
Torna Pj Harvey. Il nuovo album trae ispirazione da alcuni viaggi intrapresi dall’artista inglese, fra Kosovo e Afghanistan, ma anche nei quartieri degradati di Washington. «Quando scrivo una canzone visualizzo l'intera scena - ha detto -. Posso vedere i colori, dire l'ora del giorno, percepire lo stato d'animo, vedere il cambio di luce, le ombre in movimento, tutto è racchiuso in quella foto. Raccogliere informazioni da fonti secondarie era troppo lontano per comprendere appieno quello che stavo cercando di scrivere. Volevo annusare l'aria, sentire la terra e incontrare la gente dei paesi di cui ero affascinata».
L'album è un riuscito racconto rock per immagini (c’è anche un libro). Arriva cinque anni dopo “Let England Shake”, che era dedicato alla guerra, ed è stato registrato alla Somerset House, il centro culturale più importante di Londra. Lì l’artista, la band, gli ingegneri del suono e i produttori Flood e John Parish, hanno lavorato a tutte le fasi del disco in uno studio di registrazione appositamente costruito dietro a un vetro, per consentire al pubblico di osservare tutto ciò che succedeva all’interno.
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