venerdì 10 ottobre 2008

ALL FRONTIERS


Ritorna «All Frontiers». E compie vent’anni. La piccola ma prestigiosa rassegna di Gradisca (sottotitolo «Indagini sulle musiche d’arte contemporanee») propone una nuova edizione, che si svolgerà dal 14 al 16 novembre alla Sala Bergamas della cittadina sul fiume Isonzo.

«Sì, ci siamo ancora - dice con una punta di giustificato orgoglio Tullio Angelini, organizzatore e anima della manifestazione, con la sua ”Moremusic” - e abbiamo ancora voglia di portare in regione i protagonisti più originali e intelligenti della scena musicale internazionale. Sperimentazione e avanguardia rimangono le nostre direttrici specifiche...».

«Siamo nati proprio vent’anni fa, nel luglio dell’88, col concerto goriziano di Nico, l’ex cantante dei Velvet Underground. Fu lei che in quella sera d’estate ci disse: bello qui, mi piacerebbe tornare l’anno prossimo, magari con John Cale, mio amico e produttore. Anzi, perchè non organizzate una rassegna vera e propria. Vi regalo anche il titolo...».

Pochi lo sanno, ma fu così che nacque «All Frontiers». L’anno dopo era quasi tutto pronto, Angelini e un piccolo gruppo di appassionati stavano preparando tutto per bene ma a luglio arrivò quella telefonata che nessuno voleva ricevere, con la notizia della morte, a Ibiza, della leggendaria cantante.

«In tutti questi anni - prosegue Angelini con un po’ di commozione nella voce - abbiamo continuato anche in suo onore. Con le nostre ”indagini musicali” volte a intercettare uno o più ambienti capaci di innovare i nostri modi di vita, le nostre azioni quotidiane, le musiche del nostro tempo. Proponiamo sempre e comunque una visione per così dire al plurale, costituita da eventi o semplici situazioni che nascono dal'incontro tra i musicisti. Quindi la nostra è una scommessa sulla possibilità e sull'apertura a quello che dovrà cambiare: vogliamo offrire una chance alla magia del nuovo, in un territorio/festival che per tre giorni è in divenire...».

Ma veniamo al programma di questa quarta edizione dopo l’interruzione («siamo nella nostra seconda vita...», dice scherzando Angelini) del decennio scorso. Venerdì 14 novembre si parte con Larry Ochs con il progetto Kihnoua (con Dohee Lee) in prima mondiale), il trio regionale Valeria Anzil, Agnese Toniutti e Silvia Tulli Altan con l'opera «Le Bœuf Sur Le Toit» (musica di Darius Milhaud) definita dagli stessi autori «una cinéma-symponie», il trio tutto al femminile Queen Mab Trio, e dal Giappone Merzbow.

Sabato 15 tocca a Werner Durand e Victor Meertens, la talentuosa violinista Barbara Lüneburg, Lol Coxhill con Enzo Rocco, Scanner con David Shea. Domenica 16 gran finale con My cat in an alien, Enore Zaffiri, Jöelle Léandre, il duo Anthony Braxton (sassofoni) e Richard Teitelbaum (tastiere), e ancora David Shea, vecchio amico della rassegna. I concerti sono tutti eventi unici in Italia. E a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.


 

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