mercoledì 15 ottobre 2008

GRILLO 2


A Udine l’altra sera ha detto: «Avete un sindaco genovese, che quindi dovrebbe avere un quoziente intellettivo più alto della media. Sicuramente meglio dei triestini...». Boato di risate da parte dei tremila friulani che affollavano il palasport Carnera. Troppo facile immaginare che domani sera, al PalaTrieste, l’obbiettivo di questa o altre battute avrà un bersaglio ben diverso.

Beppe Grillo è così: sa perfettamente come mettersi in sintonia con il pubblico delle varie città dove porta i suoi spettacoli/comizi. Doveva arrivare a Trieste due settimane fa, ma un’infreddatura di stagione ha portato allo spostamento di quella e delle altre date previste nel Triveneto.

Ora tutto è finalmente pronto per assistere anche nel capoluogo regionale a «Delirio», il nuovo spettacolo del comico/fustigatore genovese, che da almeno un anno può essere considerato anche un protagonista della scena politica di casa nostra, con le sue piazze del «vaffa», i suoi seguaci organizzati in «Grillo boys» e con la promessa/minaccia di liste civiche alle prossime elezioni amministrative.

Proprio di questo, aveva parlato nell’intervista al «Piccolo» pubblicata prima del rinvio dello spettacolo. «Non mi candiderò mai - aveva detto Grillo - ma a primavera, alle prossime amministrative, partiremo nelle varie città con una moltitudine di liste civiche che avranno una sorta di stemma, di bollino di riconoscimento. Candideremo ragazzi che lavorano nelle varie realtà da anni, gente seria, onesta, che si muove su cose concrete».

«Ciò per riprendere il controllo sui Comuni. È l’operazione che abbiamo denominato ”Fiato sul collo”. Ogni nostro consigliere eletto andrà alle sedute dei consigli con una piccola telecamera. Metteremo tutto in Rete. Non c’è nessuna legge che ce lo impedisce. Manderemo tutti in galera...».

Ancora Grillo: «L’operazione fa già proseliti. Di Pietro ha aderito, mettendo a disposizione i sindaci, assessori e consiglieri comunali del suo partito. Nel mio blog c’è già un’area dove pubblicheremo l'elenco dei comuni trasparenti che, in modo autonomo, rendono disponibili i filmati delle sedute comunali...».

Secondo Beppe Grillo il Paese è ormai al delirio: delirio politico, sociale, economico. Da cui il titolo dello spettacolo che ora sta girando i palasport italiani. «Sì, il Paese è in pieno delirio. I nostri dipendenti in Parlamento sono dentro un manicomio. Tra di loro si capiscono, ma non sanno più cos'è la realtà. La confondono con i loro interessi privati o di partito. Il futuro sono le centrali nucleari, gli inceneritori, i parcheggi, i ponti sugli stretti, il tunnel in Val di Susa, il digitale terrestre e la magistratura al guinzaglio. Sono deliri alla Veltrusconi. Le chiamano posizioni dialoganti. Dipendiamo dall'estero per l'energia e non sfruttiamo le rinnovabili. Dipendiamo dall'estero per i beni alimentari e asfaltiamo i campi di grano...».

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