AMOROSO
Fosse andata a Sanremo, Alessandra Amoroso sarebbe stata automaticamente fra le favorite alla vittoria. Grazie all’indubbia bravura ma soprattutto alla ricca dote di fan televotanti che l’hanno fatta trionfare ad ”Amici”, avrebbe infatti potuto bissare - stante questo sistema di voto che accomuna talent show e festivalone - la stessa accoppiata toccata prima di lei a Marco Carta.
Ma la cantante pugliese (è nata a Galatina, provincia di Lecce, nell’agosto 1986) ha preferito tornare in tour, il primo nei teatri e nei palasport della sua giovanissima carriera, dopo i concerti dell’estate scorsa. Si parte il 15 gennaio da Chianciano Terme, con tappe trivenete il 16 gennaio a Padova (teatro tenda), il 12 febbraio a Pordenone (palasport) e il 9 marzo al Rossetti di Trieste. Buon segno, denota volontà di crescere e di consolidare il proprio rapporto con il pubblico anche al di fuori dell’amata-odiata scatola tecnologica. Alla quale comunque deve finora tutto, o quasi tutto.
È passato infatti poco più di un anno dall’ottobre 2008, quando la ragazza venne finalmente ammessa al programma di Maria De Filippi. «Ci avevo già provato cinque volte - ricorda Alessandra -, la prima quando avevo solo diciassette anni: avevo anche superato diversi provini, ma poi...».
L’anno scorso è diverso. Presenta ”If I ain’t got you” di Alicia Keys, Rudy Zerbi (giurato nonchè discografico) ne intuisce le potenzialità, Luca Jurman (musicista nonchè ”insegnante” cui vengono affidati i giovani del programma) la segue con particolare attenzione. Puntata dopo puntata, sfida dopo sfida, canzone dopo canzone, la ragazza dalla gran voce nera convince tutti e vola fino alla vittoria finale, nel marzo scorso: primo premio e premio della critica.
Il suo inedito ”Stupida” esce su singolo e dà il titolo anche al primo mini-cd: duecentomila copie vendute sono il segno tangibile che il suo successo non si limita al programma televisivo. E la canzone è uno dei tormentoni dell’estate passata.
Che si conclude - dopo l’Amici Tour, assieme agli altri concorrenti del talente show - a Lampedusa, dove la Amoroso duetta sul palco di ”O’ Scià” con il padrone di casa, Claudio Baglioni. E dove la sua popolarità è tangibile anche nei piccoli particolari: alle prove delle serate e poi nella piccola sala d’attesa del minuscolo aeroporto dell’isola, il giorno della partenza, la folla di giovanissimi che la bracca per un autografo o una fotografia è tale - mentre altri illustri colleghi passano quasi inosservati - da richiedere l’intervento della forza pubblica.
L’autunno trascorso è segnato dal suo primo album, ”Senza nuvole”, anch’esso ormai vicino alle duecentomila copie. E dalla partecipazione, al fianco di Gianni Morandi, allo show del sabato sera su Raiuno ”Grazie a tutti”.
Ora, al posto di un Sanremo per il quale era pure stata corteggiata dagli organizzatori, arriva questo tour. Che andrà avanti fino a primavera. Con lei, sul palco, <IP0>Simone Papi (tastiere), Davide Pecchioli (batteria), Ronnie Aglietti (basso), Giacomo Castellano e Alessandro Magnalasche (chitarre), Luciana Vaona (voce)</IP>.
L’attesa è notevole. L’impressione è che Alessandra Amoroso (alle spalle un diploma di ragioniera e un lavoro da commessa) non sarà una meteora. Le doti vocali sono di prim’ordine, l’intelligenza e l’umiltà necessarie per capire che c’è ancora tanta strada da percorrere fanno il resto. «Sto continuando a studiare canto - dice Alessandra - e voglio anche imparare a suonare il pianoforte...».
E con Sanremo, l’appuntamento è solo rinviato.
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