martedì 15 giugno 2010

BOCCA DI ROSA
Ma ”Bocca di rosa” era genovese o triestina? Il dubbio rimane, anche dopo la morte di Liliana Tassio, detta Lilli, scomparsa ieri a ottantotto anni dopo una vita piuttosto difficile, indicata da alcuni come l’ispiratrice della storica canzone di Fabrizio De Andrè, uscita nel lontano ’67.
Secondo i giornali genovesi la donna, tanti anni fa, avrebbe offerto lo spunto al grande cantautore per quello che poi sarebbe diventato un classico del suo ricco repertorio. L’aveva rivelato tempo fa, prima di morire, suo figlio Gianni, già proprietario di un negozio-museo di musica dedicato a Faber, proprio in via del Campo.
Ma Dori Ghezzi e Paolo Villaggio, giusto per fare due nomi, non ne sono affatto certi. Dice l’attore, che con Fabrizio aveva condiviso gli anni della giovinezza, scrivendo con lui ”Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers”: «Non ho mai conosciuto la Tassio, ma sono moltissime le persone che mitizzano il proprio passato. E questa sarà un'altra leggenda. Forse Bocca di rosa non esisteva nemmeno». La vedova è sulla stessa linea: «Neppure la conobbe. Fabrizio mi ha detto che non era genovese ma una fan che gli aveva raccontato la sua vita. Mi sembra che venisse da Trieste».
Storia che era già venuta fuori altre volte, fra libri e interviste. Che a volte facevano confusione fra due canzoni di De Andrè: ”Bocca di rosa” e ”Via del campo”, entrambe comprese nell’album ”Volume I”, del ’67, ed entrambe dedicate a prostitute.
«Quello di ”Bocca di rosa” è un fatto vero - aveva affermato il cantautore in un’intervista del ’96 -, un episodio che è accaduto a me personalmente nel ’62 a Genova. Il paesino di Sant'Ilario citato nella canzone è in realtà la stazione di Nervi. Fu lì che sbarcò la mia Bocca di rosa. E proprio come nella canzone, lei lo faceva per piacere e per passione, non per denaro...».
Già. Ricordate? «La chiamavano Bocca di rosa, metteva l'amore metteva l'amore, la chiamavano Bocca di rosa, metteva l'amore sopra ogni cosa. Appena scese alla stazione del paesino di Sant'Ilario, tutti si accorsero con uno sguardo che non si trattava di un missionario. C'è chi l'amore lo fa per noia, chi se lo sceglie per professione, Bocca di rosa nè l'uno nè l'altro: lei lo faceva per passione...».
Fabrizio De Andrè se n’è andato l’11 gennaio del ’99. Era nato a Genova nel febbraio del ’40, dunque oggi avrebbe settant’anni. Si è portato via con sè il suo piccolo segreto su ”Bocca di rosa”. E in fondo, che fosse genovese, triestina o figlia della sua fantasia, non ha poi molta importanza.

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