venerdì 24 agosto 2012

PREMIO TENCO, NON SI TERRA' EDIZIONE 2012

Non si terrà l’edizione 2012 del Premio Tenco. Mancano i soldi. Dunque la “Rassegna della canzone d’autore” che si svolge a Sanremo dal 1972 (triste quarantennale...), fondata dall’indimenticato Amilcare Rambaldi e sempre considerata come il contraltare nobile al Festivalone, quest’anno non si svolgerà. Certo, con i problemi ben più gravi dai quali siamo circondati, la tentazione è quella di derubricare la notizia fra le brevi. Ma chi da sempre ama e segue la canzone d’autore, esempio supremo di arte e cultura popolare, si rende conto della portata di questo ennesimo brutto segnale. Siamo in fondo il Paese in cui un ministro, non troppi mesi fa, sentenziò che con la cultura non si mangia. Parole sbagliate in assoluto, ma soprattutto qui. Dove nel ’67 Rambaldi - esportatore di fiori per mestiere, appassionato di musica, già inventore anche del Festival di Sanremo - decise con un gruppo di amici di fondare il Club Tenco. Lo scopo: «riunire tutti coloro che, raccogliendo il messaggio di Luigi Tenco (suicida proprio nel ’67 - ndr), si propongono di valorizzare la canzone d’autore, ricercando anche nella musica leggera dignità artistica e poetico realismo». Pochi anni dopo, all’alba dei Settanta, quando il festival “maggiore” viveva il momento più buio ma il movimento dei cantautori era vitalissimo, dal club nacque anche la rassegna, che finora si è svolta ogni anno, saltando solo le edizioni dell’87 e del ’92. E i “grandi cantautori” che in tutti questi anni quasi sempre hanno snobbato il Festivalone, non si sono mai fatti pregare per partecipare: da De Andrè a Guccini, da Paolo Conte a De Gregori, da Piero Ciampi a Fossati e Vecchioni. Passando per Roberto Benigni, di cui rimasero celebri le esecuzioni de “L’inno del corpo sciolto” e “Mi piace la moglie di Paolo Conte” (brano composto lì per lì, cui l’Avvocato rispose dedicando una canzone «alla zia di Benigni, di cui sono da anni invaghito...»). Ma oltre alle parate dei grandi nomi, la rassegna è stata in questi anni trampolino di lancio per tanti giovani artisti, grazie all’assegnazione del Premio Tenco (alla carriera, anche ad artisti internazionali, da Leonard Cohen a Patti Smith) e delle Targhe Tenco (ai migliori dischi ed esordienti della stagione, fra cui recentemente il friulano Piero Sidoti). Enrico de Angelis, responsabile del Club Tenco, sta lavorando per scongiurare la chiusura. «Da anni - spiega lo scrittore e musicista - il Comune di Sanremo riduce i finanziamenti. Quest’anno la tradizionale rassegna di tre serate non si può fare. Forse siamo in grado di organizzare il 16 novembre una sola serata monografica, che vorremmo dedicare a Woody Guthrie nel centenario della nascita, con un’appendice, il 17, per alcuni giovani emergenti». Sarebbe un modo per tenere accesa la fiammella. Fra l’altro nel disinteresse dei tanti canali televisivi. Qualche soldo, in passato, arrivava anche dalla Rai, che poi confinava l’appuntamento a tarda notte (storicamente su Raidue, più recentemente nella riserva indiana digitale di Rai5...). Da quest’anno pare che il Premio Tenco non faccia più parte dell’accordo miliardario tra Comune di Sanremo e Rai. Che evidentemente preferisce concentrarsi sulla settimana festivaliera e supersponsorizzata di febbraio.

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