venerdì 7 settembre 2012

SPETTACOLO SU SCIASCIA domani a Grado

Un suggestivo ponte musicale e culturale è stato pensato e in qualche modo già costruito quest’estate, fra la Sicilia e il Friuli Venezia Giulia, da un gruppo di artisti capeggiati dalla pianista triestina Maria Rosa Pozzi e dal compositore friulano Giorgio Tortora. Si tratta dello spettacolo “Leonardo Sciascia ha scritto che...”, che dopo il debutto del mese scorso a Racalmuto, in provincia di Agrigento, vivrà la sua seconda rappresentazione sabato 8 settembre, con inizio alle 21, nella basilica di Sant’Eufemia, a Grado. Dove alcuni brani tratti da opere dello scrittore e intellettuale siciliano verranno fatti rivivere grazie anche alle musiche di Tortora. «L’idea dello spettacolo - spiega la pianista triestina Pozzi - è nata da un incontro con Annamaria Sciascia, figlia dello scrittore, che fra l’altro verrà a Grado in occasione della rappresentazione. Con lei, e col marito Nino Catalano, presidente della Fondazione Leonardo Sciascia, che ha sede proprio a Racalmuto, abbiamo pensato a questo connubio fra alcuni testi del grande scrittore e le musiche di Giorgio Tortora». Ancora la pianista: «Il risultato è emozionante. Di Sciascia abbiamo scelto pagine che attraversano tutta la sua vita, dagli esordi alla maturità. Parla di storia, stato, mafia, politica, scuola e ovviamente della sua Sicilia. Alla fine c’è anche una sua breve poesia, intitolata “In memoria”, scritta per ricordare il fratello Giuseppe, suicida nel 1948: un lutto che ovviamente lasciò un segno profondo nel suo animo...". «E noi d’oro diciamo la tua vita, la nostra che ci rimane, mentre le rondini tramano coi loro voli la sera, questa mia triste sera che è tua», scrive Sciascia nella poesia, compresa nella raccolta “La Sicilia, il suo cuore”. E poi dalle “Cronache scolastiche” (Sciascia insegnò nella sua Racalmuto, che all’epoca si chiamava Girgenti) fino al “Giorno della civetta”, il percorso narrativo scelto dai protagonisti dello spettacolo restituisce all’ascoltatore la vicenda umana, artistica e politica dello scrittore siciliano, nato nel 1921 e scomparso nel 1989. Con Maria Rosa Pozzi, concertista molto attiva, che da anni alterna programmi che spaziano fra i Beatles e il barocco, a Grado saranno in scena la flautista veneziana Monica Finco, gli attori Maia Monzani e Mario Milosa. Con loro risuoneranno ancora una volta le parole di Sciascia, lungo tutto il suo percorso etico e civile di scrittore e intellettuale. Fino all’ammonimento sempre attuale: «Il più grande peccato della Sicilia è stato quello di non credere nelle idee...».

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