lunedì 7 gennaio 2013

LE PAUSE DI CELENTANO

Come nacquero le famose, a volte interminabili “pause” di Adriano Celentano? Lo ha svelato ieri a “Domenica In” Mario Luzzatto Fegiz, nel corso del festeggiamento allestito per i 75 anni dell’ex Molleggiato. Pare che a un “Fantastico” degli anni Ottanta - ha detto il giornalista e critico triestino, che recentemente ha debuttato a teatro con lo spettacolo “Io odio i talent show” - il cantante si fosse preparato un monologo che doveva partire dal fatto che a quell’ora, di sabato sera, i ragazzi stavano per uscire, e che era un peccato, visto che lui stava per dire alcune cose che avrebbero potuto e dovuto interessar loro. A un certo punto, l’imprevisto. Un semplice “bravo Adriano!” urlato da qualcuno in platea, sufficiente però a far perdere completamente il filo al nostro. Che d’un tratto non ricorda più le cose che voleva dire. Comincia allora a passeggiare sul palco, in silenzio, in attesa di ricordare qualcosa, e si accorge che l’attenzione del pubblico rimane alta. Insomma, che la gente lo segue anche se sta zitto. Da lì, la consapevolezza di avere in mano un’arma in più per catturare l’attenzione del pubblico. Lo strumento più semplice, più elementare: il silenzio. Che non a caso è stato abbondantemente usato in tutti gli show televisivi che sono venuti dopo, fino al più recente, il “Rock Economy” di tre mesi fa dall’Arena di Verona. Senza dimenticare la sua presenza al Sanremo 2012. Per il suo compleanno Celentano ha regalato ai fan un video inedito: un provino per il cinema fatto quasi mezzo secolo fa, pubblicato sul suo blog (www.ilmondodiadriano.it/blog). «È il mio compleanno. E il modo migliore per farmi gli auguri, è che sia io a farli a voi con il video che ho postato», scrive l’artista presentando il provino al quale il regista Giuseppe De Santis lo sottopose per il ruolo di protagonista del film “Italiani brava gente”. Adriano superò il provino, ma non interpretò il film per non separarsi dalla moglie, Claudia Mori, all’epoca incinta. Il suo messaggio sul blog si conclude così: «Un augurio a tutti quelli che per amore, a volte sono costretti a dire una bugia e uno, ancora più grande, a quelli che non la diranno...». Una curiosità: ieri ha compiuto gli anni (76) anche Paolo Conte, autore di quella “Azzurro” che rimane uno dei maggiori successi di Celentano.

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