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giovedì 24 gennaio 2013
sabato parte da pordenone tour di ORME e NEW TROLLS assieme
Sono nati entrambi nel ’66, hanno scritto assieme la storia del pop italiano, tutti e due - dopo divisioni e riunificazioni e divorzi assortiti - hanno avuto problemi nella “titolarità del marchio originale”. Stiamo parlando delle Orme e dei New Trolls. Il trio veneto e il gruppo genovese (nella versione La storia New Trolls) apriranno il loro primo tour comune, sabato alle 21.30, al Deposito Giordani di Pordenone.
«L’idea - spiega Michi Dei Rossi, il batterista che porta avanti le Orme con Michele Del Bon e Fabio Trentini - è nata lo scorso anno, dopo un concerto che abbiamo fatto assieme a Livorno. Con Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo siamo amici da sempre. Anche loro hanno avuto la loro parte di problemi legati all’uso del nome. Un’altra cosa che ci unisce...».
Ancora Dei Rossi, che aveva fondato le Orme con il bassista Aldo Tagliapietra e il tastierista Tony Pagliuca: «Fra noi c’è reciproca stima, sintonia, stiamo bene assieme sul palco. Una collaborazione del genere non era possibile negli anni Settanta, forse c’era qualche gelosia di troppo. Ma oggi fila tutto liscio ch’è un piacere».
«A volte - prosegue Michi - penso che in tutti questi anni ci siamo solo sfiorati perchè era destino che lavorassimo assieme adesso. Ricordo un Disco per l’Estate del ’68, al quale partecipammo entrambi, noi con “Senti l’estate che torna”. Ma ci siamo sfiorati anche cinque anni fa, a un festival progressive in Messico. Ora finalmente dividiamo il palco per un tour di quindici date...».
Quindici date allora per questa “Prog Night”, la notte della musica progressive, che dopo il debutto nella nostra regione, a Pordenone, toccherà nelle prossime settimane Savona, Potenza, Palermo, Catania, San Benedetto del Tronto, Napoli, Roma, Firenze, Rimini, Asti e altre città ancora.
«Nella prima parte del concerto - spiega Dei Rossi - suonerà un gruppo, nella seconda l’altro (alternando ovviamente l’ordine nelle varie tappe) e nella terza, per il gran finale, le due band assieme. Per completare la festa della musica italiana degli anni Settanta, in alcuni di questi concerti sarà con noi sul palco anche Lino Vairetti, già anima degli Osanna, che da qualche tempo ha fatto rinascere, dopo un periodo di silenzio, lo storico gruppo napoletano...».
Le Orme - che lo scorso anno avevano diviso il palco con un altro gruppo simbolo del pop italiano, il Banco, nel tour del loro quarantennale - hanno recentemente realizzato “La via della seta”: un concept album con un unico filo conduttore anche se suddiviso in undici brani. Negli ultimi mesi hanno avuto un’intensa attività “live”, compresa la partecipazione a un importante festival progressive a Tokyo.
Le Orme godono infatti di una vasta popolarità in Giappone, al pari di altri gruppi pop italiani. Ma nel corso degli anni hanno tenuto tour di successo anche in Corea, Messico, Canada, Stati Uniti, Brasile, Argentina. Nel concerto a Pordenone, oltre al repertorio più recente, non mancheranno in scaletta alcuni dei loro maggiori classici: da “Uomo di pezza” a “Felona e Sorona”, da “Collage” a “Giochi di bimba”.
Ma mentre Michi Dei Rossi e i suoi nuovi compagni d’avventura possono usare il glorioso nome delle Orme, sul fronte genovese di questa collaborazione le cose sono un po’ più complicate. Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo, pur riconosciuti dal pubblico come anime oltre che fondatori del gruppo, sono costretti dal giudice a chiamarsi La storia New Trolls: il pregiato marchio, è stato sentenziato, può essere usato solo da tutti assieme i protagonisti della vicenda. Che nel corso degli anni si sono divisi fra New Trolls Atomic System, Ibis, La leggenda New Trolls, Il mito New Trolls e - appunto - La storia New Trolls.
Ma le carte bollate non impediscono a De Scalzi e Di Palo di portare in giro per l’Italia (e per il mondo) la loro musica senza tempo. Fra i fan triestini è ancora vivo il ricordo della serata in piazza Unità, nell’agosto 2007, che è poi entrata nel “Concerto Grosso - New Trolls - Trilogy Live”, cofanetto con due cd e un dvd, pubblicato anche nel lontano Oriente. Con una foto del concerto triestino in copertina.
Intanto, con Luis Bacalov, che aveva firmato gli arrangiamenti dei primi due capitoli di “Concerto Grosso”, sta per arrivare un terzo album. E forse un disco “live” sarà tratto anche da questo tour.
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