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mercoledì 23 aprile 2014
DISCHI, PINO SCOTTO, Vuoti di memoria
L’ex cantante e frontman dei Vanadium, rockettaro stagionato e indomito, stavolta si dedica alla canzone d’autore italiana dei decenni passati. Dieci cover, rilette alla sua maniera, e due inediti: “La resa dei conti (kiss my ass)” e “Rock’n’roll core”. Per un album che arriva a due anni di distanza dal precedente “Codici kappao” e fa convivere perfettamente la sensibilità rock e la tradizione della canzone. «Io sono cresciuto ascoltando anche musica che non è solamente rock - spiega Scotto, campano, classe 1949 - e dico sempre ai ragazzi di ascoltare tutta la musica e poi casomai di scegliere il proprio genere preferito». Fra i brani: “Il chitarrista” di Ivan Graziani, “E se ci diranno” di Luigi Tenco, “Povera patria” di Franco Battiato, “Svalutation” di Adriano Celentano, “È arrivata la bufera” di Renato Rascel, ma anche classici di Elvis Presley, Motörhead, Ted Nugent, Muddy Waters. Tour in partenza venerdì da Genova, tappa regionale il 2 agosto a Codroipo.
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