venerdì 29 luglio 2016

GIANNA NANNINI STASERA A NO BORDERS, TARVISIO

«Ho un ricordo ancora fortissimo del concerto di aprile al Politeama Rossetti. Tutti si sono alzati in piedi già al primo brano e hanno cantato e saltato con me per tutto il concerto. E poi Trieste è una città bellissima, con un pubblico speciale...». Parla Gianna Nannini, che stasera alle 21.15, in piazza Unità, a Tarvisio, apre la ventunesima edizione del “No Borders Music Festival”.
Soddisfatta del recente tour nei teatri?
«Sì, moltissimo. Per la prima volta una location mi ha restituito la voce e non me l'ha tolta. Erano anni che non mi esibivo in teatro, ma dovevo andarci con il progetto giusto che solo un manager come David Zard, che sa fare anche l'opera, era in grado di progettare. È stata la dimensione perfetta per esprimermi al meglio. È stato davvero bellissimo. Abbiamo fatto suonare tutto».
La parte estiva del tour è diversa?
«La scaletta è molto, molto forte e racchiude i grandi successi della mia carriera, perché questo tour vuole proporre il meglio del mio repertorio. Chiaramente all'aperto possiamo spingere ancora più forte e questo mi diverte molto».
Dopo l’album "Hitstory"?
«Sto scrivendo il nuovo disco. Sono a buon punto e sono molto felice di quello che sto facendo, che stiamo facendo. Ne sono certa: verrà un gran lavoro. Stiamo curando tutti i particolari».
La collaborazione con Pasquale Panella prosegue?
«Assolutamente sì. I nostri rapporti sono ottimi. Lui si distingue dalla massa. Si sente la sua matrice operistica. Lui propone cose che vanno oltre al mero commercio. Io gli dico sempre che è di alti e altri livelli...».
Conosce Tarvisio, le montagne del Friuli Venezia Giulia?
«Conosco Tarvisio per il confine e per il “No Borders”. Ne ho sentito parlare moltissimo da colleghi e addetti ai lavori. È bello che una rassegna musicale cerchi di unire popoli di paesi diversi. È anche il mio concetto. Io sono una donna europea e ho sempre suonato con musicisti internazionali. Dobbiamo andare oltre le differenze. Vorrei tanto che questo fosse il sentimento comune».
Meglio la montagna o il mare?
«Mi piacciono entrambi. In montagna vado volentieri con lo snowboard e in passato ho fatto alpinismo e anche ghiacciaio».
Sua figlia Penelope la segue in questo tour?
«Sì, era con me fino all'altro giorno. Impara un sacco. Per me un tour di rock è il miglior asilo per i bambini...».
Cosa presenta a Tarvisio?
«Visto che siamo al “No Borders Music Festival”, farò un concerto che piaccia a italiani, austriaci e sloveni. Un concerto per tutti dove si canta, si balla: una vera festa perché tutti devono tornare a casa felici e con un bel ricordo».
«Effettivamente in Friuli Venezia Giulia - conclude Gianna Nannini - ci sono venuta poco negli ultimi anni, ma ora sto recuperando: prometto che ci verrò di più. Ho un ricordo speciale con un pubblico bellissimo sia a Villa Manin qualche estate fa, che a Trieste ad aprile...».

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