Cominceranno con “If Eternity Should Fail”, proseguiranno con “Speed Of Light”, premeranno decisi sull’acceleratore con “Children Of The Damned” (brano che dal vivo non eseguivano da un bel po’), e poi avanti con “Tears Of A Clown”, e ancora con “The Red And The Black”. A questo punto, c’è da scommetterci, i quindicimila di piazza dell’Unità saranno già belli e cotti, pronti per una serata ad alta gradazione rock.
Gli Iron Maiden, gruppo storico dell’heavy metal internazionale, tornano stasera a Trieste, dove avevano già suonato nel maggio '98, a sei anni dallo storico concerto a Villa Manin di Passariano. Anche quella volta quindicimila presenze, con biglietti andati tutti esauriti già in prevendita per celebrare degnamente l’unica data italiana del tour mondiale di quell’anno.
Quest’anno invece le tappe tricolori del “The Book Of Souls World Tour 2016”, dal titolo dell’album pubblicato lo scorso inverno, sono tre: nei giorni scorsi Milano e Roma, ora Trieste. Concerti nei quali la band sta rispettando lo schema e la scaletta che sta portando in giro per il mondo da febbraio, quando il tour è cominciato negli Stati Uniti per poi proseguire in Sud America, Canada, Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda e ora in Europa. Una serie di trionfi annunciati, per uno dei gruppi che hanno scritto la storia dell’heavy metal.
Come i fan ben sanno, gli Iron Maiden nascono nella Londra del ’75, su impulso del bassista Steve Harris. Primo album nell’80, omonimo, sufficiente a proiettarli nell’olimpo del genere. Carriera coi fiocchi: milioni di dischi venduti, tournèe mondiali, premi. Alla fine dello scorso anno è uscito l’album “The book of souls”, subito balzato in testa alle classifiche di vendita in una quarantina di paesi, Italia compresa.
«Viaggiare e suonare per voi è la cosa che adoriamo fare di più – ha detto Bruce Dickinson, storica voce della band -. Amiamo l’Italia e vogliamo vedervi. Nel concerto suoneremo un bel po’ di pezzi nuovi dell’ultimo album ma non mancheranno i brani che i fan amano tanto».
Stasera grande musica, ma anche lo spettacolo che gli Iron Maiden hanno sempre portato sul palco: proiezioni, fiammate verso il cielo e la mascotte della band Eddie the Head, una specie di zombie che rinnova il suo aspetto a ogni progetto discografico.
La scaletta del concerto, dopo i brani citati all’inizio, dovrebbe comprendere “The Trooper”, “Powerslave”, “Death Or Glory”, “The Book Of Souls”. E ancora “Hallowed Be Thy Name”, “Fear Of The Dark”, “Iron Maiden”. Fra i bis sono previsti “The Number Of The Beast”, “Blood Brothers” e “Wasted Years”.
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