LONDRA
Un cofanetto con quattro cd (oppure quattro vinili, oltre che in digitale), fotografie, materiali vari. A testimoniare quattro concerti dei Sex Pistols. Registrazioni rimasterizzate agli Abbey Road Studios, in uscita in Italia il 26 agosto. Materiale importante, pubblicato nel quarantennale del punk, per una band che ha segnato la storia della musica ma ha avuto vita breve. Anzi, discograficamente brevissima. Si pensi che i Sex Pistols hanno realizzato, “in vita”, un solo album e quattro singoli. Sufficienti però a generare un’influenza sui posteri non ancora esaurita.
Nel primo disco c’è lo show del 4 giugno 1976 al Lesser Free Trade Hall di Manchester, considerato uno dei loro concerti più importanti di sempre. L’evento fu organizzato da Pete Shelley e Howard Devoto, fra il pubblico erano presenti Morrissey e futuri membri dei Joy Division.
Il secondo disco propone il “Midnight Special Concert”, registrato il 29 agosto 1976 al cinema “Screen on the Green” del quartiere londinese di Islington. Per l’occasione i Sex Pistols furono supportati dai Clash e dai Buzzcocks. La leggenda narra che venne impedito l’ingresso ai giornalisti e anche allo staff della casa discografica.
Nel terzo disco il concerto del 17 settembre 1976 registrato nella prigione di massima sicurezza di Chelmsford. Dei quattro “live” che compongono il cofanetto, questo è l’unico registrato professionalmente dal tecnico della band Dave Goodman. L’idea del carcere fu del manager Malcom McLaren, sempre alla ricerca di idee provocatorie. La collezione viene completata da un altro concerto, già uscito come bootleg, registrato il 25 settembre ’76 al “76 Club” di Burton On Trent.
Un’occasione, soprattutto per i più giovani, per conoscere da vicino una delle band più importanti della storia del rock. Si diceva che il cantante John Rotten, il chitarrista Steve Jones, il batterista Paul Cook e il bassista Glen Matlock (sostituito nel ’77 da Sid Vicious) non sapessero suonare. Ma qui ci sarebbe forse da ricredersi.
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