venerdì 30 maggio 2008

VASCO, PINO E GLI ALTRI


TRIESTE Doveva arrivare Vasco Rossi a settembre, invece ci sarà Pino Daniele a luglio. Di che cosa stiamo parlando? Ovviamente dell’estate musicale triestina. Che quest’anno ha un retroscena che merita di essere raccontato.

La trattativa per riportare il Blasco allo Stadio Rocco, o in subordine in piazza Unità, era già ben avviata. Ma a questo punto possiamo dire che purtroppo è sfumata. E il leggendario rocker di Zocca - il cui doppio concerto allo Stadio Olimpico, ieri e l’altro ieri sera a Roma, ha tenuto metaforicamente a battesimo l’estate musicale 2008 - alla ripresa settembrina del tour farà con ogni probabilità tappa ancora una volta su Udine.

Vediamo di capire che cosa è successo. Il nuovo tour di Vasco (120 mila biglietti bruciati nelle prime ventiquattro ore di prevendita) toccherà, dopo Roma, Milano il 7 e 8 giugno, Ancona il 14 giugno, Mestre il 20 giugno (nell’ambito nell’Heineken Jammin’ Festival) e poi ancora Salerno, Messina, Cosenza e Reggio Calabria. A settembre, come è già successo in precedenti tour, è prevista una ripresa - che però non è ancora stata annunciata ufficialmente - con tappe in regioni non toccate nella prima fase della tournèe.

E qui si fa avanti la candidatura di Trieste, dove il Blasco manca giusto da quattro anni, cioè dal trionfale concerto dell’11 settembre 2004 allo Stadio Rocco. Ma... come sempre c’è un ma. E stavolta riguarda le megadimensioni della produzione vaschiana di quest’anno, con quel gigantesco palco </CF>largo settanta metri, profondo ventidue, alto venticinque, che i quasi due milioni di telespettatori hanno potuto vedere l’altra sera, su Raidue, a «Effetto Vasco», in diretta dal debutto romano del tour. Un megapalco che la moderna struttura di Valmaura, non essendo dotata della pista di atletica, pare non sia letteralmente in grado di contenere.

Rapido tentativo degli organizzatori di ripiegare su piazza Unità. Ma far pagare un biglietto per uno spettacolo nel salotto cittadino, con tutti i suoi varchi, già in passato si è dimostrata impresa ardua assai. Aggiungi che il Comune, in periodo di vacche magre, non può metter mano al portafogli in misura superiore a quanto già previsto. Ed ecco che la prospettiva del concerto triestino sfuma con la rapidità di uno stacco di batteria. Conseguenza: il popolo di Vasco anche quest’anno, a settembre, farà rotta sul vecchio ma ospitale Stadio Friuli di Udine. Per l’annuncio ufficiale (con conseguente avvio delle prevendite) dovrete attendere ancora un po’. Diciamo almeno un paio di mesi. Ma vedrete che andrà così.

E siamo a Pino Daniele. Il cui «Vai mo’ Live 2008» debutterà l’8 luglio all’ippodromo di Agnano, e non più allo Stadio San Paolo di Napoli, con lo stesso gruppo di vecchi amici musicisti (Tullio De Piscopo, Tony Esposito, James Senese...) che lo hanno affiancato nel recente cofanetto «Ricomincio da trenta». Il musicista partenopeo a questo punto sarà - il 31 luglio in piazza Unità - la star di «SerEstate», la rassegna organizzata dal Comune di Trieste che si terrà da metà luglio a metà agosto e il cui programma verrà annunciato ufficialmente martedì.

Cosa ci sarà dentro? Diciamo che gli organizzatori stanno facendo il possibile per allestire un programma dignitoso, pur non potendo contare su grosse cifre. Prima di Pino Daniele, il 13 luglio - nell’ambito di Folkest - è in programma un concerto di Hevia, il musicista spagnolo famoso per aver «sdoganato» la cornamusa asturiana e quella elettronica nel campo del pop.

È inoltre confermata la seconda edizione di «Trieste Loves Jazz», la rassegna curata dalla Casa della Musica, che l’anno scorso ha avuto un notevole successo (basti ricordare la serata con Tuck & Patty) e quest’anno si terrà dal 16 al 27 luglio fra piazza Unità, piazza Verdi, piazza Hortis e via San Nicolò, con artisti triestini ma anche internazionali. Fra questi: gli americani Yellow Jackets, con Mike Stern alla chitarra.

Confermato anche il Trieste Rock Summer Festival, giunto alla quinta edizione. Soltanto due sere in piazza Unità, sempre per problemi di bilancio: Glen Hughes (ex Deep Purple) il 2 agosto; i napoletani Osanna con David Jackson (ex Van der Graaf Generator) e poi Ray Wilson (per un breve periodo con i Genesis) la sera del 3.

Per il resto, salvo improbabili sorprese dell’ultima ora, poca cosa. Finiti dunque i tempi delle adunate oceaniche per «Isle of Mtv» e del mega-carrozzone del Festivalbar in piazza Unità. Conclusi per ora anche quelli dei megaconcerti allo Stadio Rocco, stile Vasco o anche Ligabue: roba ormai da libri di storia.

Eppure nella stagione autunno-inverno le cose sembrano andare benino. D’estate invece Trieste si risveglia e si ritrova quasi nuda alle meta. Poca roba in programma, qualche nome anche di qualità (come Sergio Cammariere, che il 14 giugno al Teatro Romano terrà a battesimo il Festival Teatri a Teatro; o come il programma che la Cooperativa Bonawentura sta preparando per le serate musicali in riva al mare all’Ausonia), ma nulla che possa essere considerato né all’altezza di quanto propongono - giusto per non andar troppo lontano - Udine e il Friuli né tantomeno un richiamo anche turistico da fuori città.

Ricordiamo alcuni appuntamenti. Mark Knopfler l’8 e Joe Satriani il 10 giugno a Villa Manin, dove poi arrivano anche Pat Metheny il 15 luglio, i Rem (con gli Editors) il 24 luglio, Antonello Venditti il 26 luglio, Gianna Nannini il 3 settembre. Al Castello di Udine Paul Simon il 22 luglio, all’Arena di Lignano Sabbiadoro Fiorella Mannoia il 3 luglio, Giovanni Allevi il 12, Francesco De Gregori il 18, Dionne Warwick il 9 agosto. E ancora i Duran Duran il 20 luglio a Jesolo, il programma di Onde Mediterranee (di cui riferiamo nelle pagine seguenti) a Monfalcone e i concerti in Slovenia e Croazia (articolo qui a destra), i Pooh il 2 agosto a Majano. Per ora basta così.

Nessun commento:

Posta un commento