sabato 20 giugno 2009

TRIESTE ROCK FESTIVAL


I Van der Graaf Generator di Peter Hammill, i Gong di Daevid Allen, Claudio Simonetti con i Daemonia. È questo il tris proposto dal Trieste Rock Festival per la sua sesta edizione, che si terrà dal 31 luglio al 2 agosto in piazza Unità e verrà presentata nei prossimi giorni. L’Associazione Musica Libera, che organizza la rassegna col Comune di Trieste, continua dunque a puntare sui grandi nomi, italiani e stranieri, che hanno scritto la storia del pop/rock degli anni Settanta.

Nelle passate edizioni il festival ha infatti portato in città i napoletani Osanna col sassofonista David Jackson (che con Hammill era una delle colonne proprio dei Van der Graaf), quel Glenn Hughes che era stato il cantante sia dei Deep Purple che dei Black Sabbath, Ray Wilson già presente in una formazione dei Genesis, i New Trolls (che a Trieste, due anni fa, tennero la prima del ”Nuovo Concerto Grosso”, documentata da un dvd che ha girato il mondo), il mitico Alan Parsons. Ma anche la Pfm di Franz Di Cioccio, il Banco di Francesco Di Giacomo, gli Animals, i Creedence Clearwater Revived (filiazione degli originali Creedence Clearwater Revival), Ian Paice, Carl Palmer...

E dopo il batterista dei leggendari Emerson Lake & Palmer, quest’anno era già tutto pronto per vedere a Trieste anche il tastierista Keith Emerson. Contratto già firmato, assicura il patron Davide Casali, ma all’ultimo momento l’intero tour mondiale è stato annullato per motivi di salute del musicista. I fan del rock d’annata si consoleranno comunque con un programma che regge il confronto con le edizioni precedenti, e conferma il piccolo ma importante festival triestino come un appuntamento di qualità nell’ambito dell’estate spettacolare cittadina.

La rassegna sarà aperta il 31 luglio da Claudio Simonetti, figlio di Enrico Simonetti e già leader dei Goblin, noti soprattutto per le colonne sonore dei film di Dario Argento. In particolare ”Profondo rosso”, del ’75. Nel 2001, dopo un lungo periodo di silenzio, i Goblin hanno ripreso a lavorare assieme, scrivendo una nuova colonna sonora per un film di Argento. Ma a Trieste Simonetti suonerà con il gruppo dei Daemonia, da lui formato nel ’99.

E siamo ai Gong, che suoneranno il primo agosto. Sono il gruppo formato nel ’67 dall’australiano Daevid Allen, già con i Soft Machine. In oltre quarant’anni, attorno all’eclettico e anticonformista musicista sono nati tanti gruppi satellite, denominati Gong Global Family. Attualmente, la formazione comprende ben cinque membri originari: Daevid Allen, voce e chitarra; Gilli Smyth, voce; Steve Hillage, voce e chitarra; Miquette Giraudy, voce e tastiere; Mike Howlett, basso. Con loro Chris Taylor alla batteria e Theo Travis ai fiati.

Chiusura in bellezza il 2 agosto con i Van der Graaf Generator, punta di diamante del ”progressive” sviluppatosi in Inghilterra a cavallo fra la fine degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta. Nascono nel ’67, all’università di Manchester, attorno al cantante Peter Hammill. ”The aerosol grey machine”, nel ’69, è il loro primo album. Ma dopo ”The Least We Can Do Is Wave To Each Other” e ”H to He, Who Am the Only One”, usciti nel ’70, è soprattutto con ”Pawn Hearts”, del ’71, che il gruppo decolla.

Curiosità: i Van der Graaf, come anche Genesis e King Crimson, all’inizio hanno più successo in Italia che nella loro Inghilterra. Oggi, dopo alterne vicende e l’uscita di Jackson, il gruppo è un trio: Peter Hammill (voce, chitarra, pianoforte), Hugh Banton (tastiere, basso, chitarra) e Guy Evans (batteria). Gli stessi di tanti anni fa.

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