domenica 20 marzo 2011

ELISA


Nel luglio scorso in piazza dell’Unità, stasera al Politeama Rossetti, dove è prevista una seconda data fra un mese esatto, il 22 aprile. In mezzo, fra le due date triestine di questa tournèe, Elisa fa tappa di nuovo nella sua regione il 3 e 4 aprile al Nuovo di Udine.

Tour particolare, questo “Ivy I e II”, partito trionfalmente il 4 marzo da Roma, dove la popstar monfalconese era stata festeggiata da due serate sold out con tanto di standing ovation. Situazioni che si sono ripetute nei giorni scorsi a Milano, al Teatro degli Arcimboldi: ben tre tutto esaurito, da giovedì a sabato.

Particolare perchè porta in giro nei teatri un doppio spettacolo, con due concerti diversi per scaletta, strumentazione e scenografia, nei quali Elisa propone al pubblico il proprio viaggio musicale. Un doppio spettacolo che ruota attorno agli elementi primari della natura cioè l’acqua e il fuoco, nel quale l’artista è accompagnata da arrangiamenti acustici e da un suggestivo coro di voci bianche, selezionato appositamente in ogni città in cui fa tappa il tour.

Il primo spettacolo, quello che vedremo a Trieste stasera, è caratterizzato da atmosfere nordiche e sognanti, con una radice “rock celtica” e una scaletta incentrata maggiormente sui brani di “Ivy”. Questo scenario lascerà il posto, nel concerto che arriva al Rossetti fra un mese, a suggestioni più calde e terrene, quasi soul, con una matrice che la stessa Elisa definisce “afro-tribale” e una scaletta per gran parte occupata dai brani di “Lotus”.

La base del doppio spettacolo è ovviamente “Ivy”, il disco pubblicato il 30 novembre: una sorta di concept-album quasi autobiografico nel quale ogni canzone racconta un frammento di vita reale. Un progetto completo che racchiude l’italiano, l’inglese e il francese, con cover che spaziano da “1979” degli Smashing Pumpkins a “Ho messo via” di Ligabue, da “I never came” dei Queens of the Stone Age a “Pour que l’amour me quitte” di Camille («la cantavo sempre alla mia piccola Emma Cecile per farla addormentare, e successivamente ho cominciato a cantarla anche ai concerti...»), fino a duetti con Fabri Fibra e Giorgia. Ma ci sono anche brani inediti della stessa Elisa e dieci rivisitazioni di suoi grandi successi, tra i quali “Lullaby”, “Ti vorrei sollevare”, “Una poesia anche per te”, “Rainbow”, “Gli ostacoli del cuore” e “Forgiveness”.

Al cd, che è ancora nelle classifiche dei dischi più venduti, è allegato anche un docu-film di cinquanta minuti nel quale l’artista parla della sua musica, delle canzoni, dello stesso album, delle emozioni che hanno caratterizzato il suo percorso artistico, in un viaggio che ripercorre le tappe di questa opera. La regia è affidata a Danni Karlsson, che ha inserito dei brevi set registrati in mezzo alla natura.

Ma com’è nata l’idea del doppio concerto? «Per avere nuove motivazioni e stimoli diversi - ha spiegato il mese scorso Elisa al “Piccolo” -, visto che la tournèe è molto lunga. Esibirsi con più canzoni è divertente per il pubblico ma anche per noi che possiamo offrire due spettacoli piacevoli, belli da sentire e vedere. Due serate perché è difficile contenere tutto in uno show. Cantare di più potrebbe essere pesante per il pubblico. Manchiamo dai teatri dal 2003 e siamo molto contenti di ritornare. Teatri e grandi club sono gli spazi ideali per questo spettacolo».

Con riferimento alla doppia anima dei due spettacoli, la cantautrice dice che «sono due influenze musicali, entrambe presenti nella mia musica. Vi assicuro però che non ci sarà una doppia Elisa».

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