mercoledì 16 marzo 2011

NILLA PIZZI +


«Per me “Vola colomba” era soprattutto una canzone d’amore: due persone che venivano separate da un confine, o da una guerra, e la colomba era naturalmente un simbolo di pace. In quel periodo c’era il Territorio Libero di Trieste diviso in due parti, e quindi la canzone fu caricata di tutta una serie di altri significati. Ma per me resta ancor oggi una canzone d’amore. E di pace».

Parole di Nilla Pizzi, nel maggio dell’82, in piazza dell’Unità, prima di un suo spettacolo. Erano passati giusto trent’anni dal suo secondo trionfo sanremese, quello che parlava di Trieste e di San Giusto e della colomba simbolo di pace. Adionilla Pizzi, detta Nilla, nata a Sant’Agata Bolognese il 16 aprile 1919, aveva vinto il primo Festival di Sanremo, quello del ’51, con “Grazie dei fior”. Ma l’anno dopo aveva fatto l’en plein: prima con ”Vola colomba”, seconda con “Papaveri e papere”, terza con “Una donna prega”. Allora era possibile: pochi cantanti interpretavano infatti tutte le canzoni.

Alla ribalta del Festival, la Pizzi era arrivata nel pieno di una carriera cominciata a soli vent’anni, quando nel ’39 vinse il concorso “5000 lire per un sorriso”, antesignano di “Miss Italia”. Durante la guerra si esibisce in spettacoli per le forze armate. Nel ’42 vince un concorso per voci nuove dell’Eiar (così si chiamava all’epoca la Rai), preferita ad altri diecimila concorrenti.

Debutta alla radio, canta con l’orchestra Zeme, poi passa a quella di Cinico Angelini. Nel ’44 incide i primi dischi, ma il regime fascista giudica la sua voce “troppo sensuale” e la allontana dalla radio. Lei si consola girando teatri e sale da ballo di mezza Italia, sempre con l’orchestra di quell’Angelini al quale nel frattempo si è legata anche sentimentalmente.

Nell’Italia liberata torna a cantare alla radio. E’ il ’46, per problemi di contratti discografici incide usando vari pseudonimi: Isa Marletti, Ilda Tulli, Conchita Velez, Carmen Isa. Solo nel ’49 può usare nuovamente il suo vero nome. Ormai è popolarissima, e quando nel ’51 si presenta al primo Sanremo, le mettono idealmente il tappeto rosso. E’ ancora tempo di 78 giri, “Grazie dei fior” vende 36 mila copie, un record per l’epoca. Quell’anno si piazza anche seconda con “La luna si veste d’argento”, cantata assieme ad Achille Togliani. Ma come si diceva, il vero trionfo arriva nel ’52, con l’occupazione dell’intero podio.

In quell’Italia in bianco e nero, Nilla Pizzi è l’indiscussa regina della canzone italiana. Nel ’58 torna al Festival e si piazza seconda e terza, rispettivamente con “L'edera” e “Amare un altro”. Nel ’59 vince Canzonissima (con “L’edera”), il Festival di Barcellona (in coppia con Claudio Villa con “Binario”) ed è terza al Festival di Napoli con “Vieneme ’nzuonno”, assieme a Sergio Bruni. Ma la cantante è anche protagonista indiscussa del costume. Film, trasmissioni radiofoniche, rotocalchi, chiacchierate love story (il cantante Gino Latilla tenta anche il suicidio per lei) la tengono sempre sotto i riflettori.

Negli anni Sessanta, con l’avvento prima dei cosiddetti urlatori e poi dei cantautori, la grande Nilla comincia pian piano a essere messa in disparte. Nel ’62 partecipa al primo Cantagiro, nel ’64 al primo Disco per l’estate, nel ’68 tiene una lunga tournèe americana con Frank Sinatra, Ella Fitzgerald e Perry Como. Ma il mondo cambia.

Tante serate in tutta Italia, tante tournèe soprattutto in Australia e in Canada. Poi nell’81 Gianni Ravera la chiama a condurre il Festival con Claudio Cecchetto, nell’86 forma Quelli di Sanremo con Carla Boni, Latilla e Giorgio Consolini, nel ’94 è ancora al Festival con Squadra Italia e “Una vecchia canzone italiana”.

Al “suo” Festival di Sanremo torna per l’ultima volta l’anno scorso, a ricevere un premio e una commossa standing ovation, dopo l’omaggio tributatole da Carmen Consoli con una versione straniata di “Grazie dei fior”.

Nilla Pizzi ha cantato fino all’ultimo. Anche l’estate scorsa, nella sua Bologna. Con lei se ne va un altro pezzetto di un’Italia in bianco e nero, un’Italia che non c’è più.

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