mercoledì 16 marzo 2011

SAVIANO


Rileggendo i monologhi di “Vieni via con me” (Feltrinelli, pagg. 155, euro 13), si comprende la forza di Roberto Saviano. Quella forza che lo ha trasformato, da “Gomorra” in poi, in un personaggio-simbolo di un’Italia pulita, civile, legalitaria, diversa da quella dominante ma probabilmente ancora maggioranza nel Paese. E della quale lo scrittore napoletano sa essere voce lucida e appassionata.

Sere fa è tornato in tivù da Fabio Fazio. Dove, una parola tira l’altra, i due hanno annunciato che rifaranno il programma che è stato uno dei maggiori eventi della stagione televisiva in corso.

Nell’attesa, rileggiamo del valore troppo a lungo non condiviso dell’unità nazionale, dell’espansione della criminalità organizzata anche al nord, dell’infinita emergenza rifiuti a Napoli. Ma anche di rifiuti tossici, di tragedie tristemente annunciate, del terremoto dell’Aquila, del collaudato meccanismo della macchina del fango usato per attaccare i nemici politici.

Dice lo scrittore, classe ’79: «A fianco della grande macchina del racket delle estorsioni, che si fa sull’economia, c’è anche il racket del gossip, dell’informazione. C’è una differenza fra macchina del fango e inchiesta. Vogliono che siamo tutti la stessa schifezza, così nessuno si salva, nessuno deve criticare. Ma una cosa è l’errore, altro la corruzione. Una cosa è sbagliare, altro è creare un assolutismo mediatico attraverso cui chiunque è contro viene messo in cattiva luce».

Ma il volume propone anche il racconto commosso e partecipato di tante vite anonime, vissute con onestà, dignità e coraggio: la difesa della Costituzione di Piero Calamandrei, la lotta di Piergiorgio e Mina Welby per una vita degna di essere vissuta, la battaglia disarmata di un prete di campagna contro la ’ndrangheta calabrese.

Ecco la forza di Saviano, che da cinque anni vive sotto scorta: la parola al servizio della verità. Perchè «raccontare come stanno le cose significa non subirle».

A margine. La pubblicazione di questo testo per Feltrinelli potrebbe segnare un primo passo nel divorzio dello scrittore dalla Mondadori, dopo le ripetute polemiche con Marina Berlusconi. Rinvigorite dopo l’ospitata all’ultimo “Che tempo che fa”.

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