domenica 9 dicembre 2012

LED ZEPPELIN, CELEBRATION DAY lun 10 in tv

«Per favore, non devastate la Casa Bianca...». Che simpaticone il presidente Obama, che l’altra sera ha accolto così i Led Zeppelin, tra i vincitori dei 35.i Kennedy Center Honors, premio a quanti hanno contribuito alla vita culturale degli Stati Uniti. Ed è significativo che, assieme al bluesman Buddy Guy, all’attore Dustin Hoffman, al conduttore tv David Letterman, quest’anno ci sia stata anche una delle band più importanti della storia del rock. Il cui “Celebration day” arriva in tv (Italia 1, oggi alle 23.45), dopo il trionfo di due mesi fa al cinema (il docufilm fu proiettato per un solo giorno in contemporanea mondiale in 1.500 sale - 177 in Italia, sei nel Fvg, due a Trieste - in quaranta paesi), e mentre l’omonimo cd/dvd continua a scalare le classifiche. Le immagini sono quelle registrate esattamente cinque anni fa, il 10 dicembre 2007, nel concerto londinese che rimane l’unica vera reunion del gruppo. Quello alla 02 Arena fu in effetti il primo concerto del cantante Robert Plant (64 anni), del chitarrista Jimmy Page (68) e del bassista John Paul Jones (67), di nuovo insieme ventisette anni dopo lo scioglimento della band. Con loro alla batteria Jason Bonham, figlio del leggendario John Bonham, il batterista la cui morte nel 1980 aveva segnato la fine della band. All’evento - omaggio al fondatore della Atlantic Records, Ahmet Ertegun, il primo che credette in loro - assistettero 18mila fortunati scelti tra i venti milioni di fan sparsi in tutto il mondo che avevano partecipato in sole 24 ore alla particolarissima lotteria. Il popolo degli Zeppelin ha dunque ora un nuovo film oggetto di culto, da affiancare allo storico “The song remains the same”, uscito nel ’76. Quando la carriera del “dirigibile” inglese era nel pieno del suo splendore. Nati nel ’68 sulle ceneri degli Yardbirds, considerati i pionieri dell’hard rock, progenitore dell’heavy metal, agli inizi pescano in vari generi musicali. Il primo album, intitolato semplicemente “Led Zeppelin”, esce nel gennaio ’69. Nello stesso anno arriva anche “Led Zeppelin II”, il disco della consacrazione. Rispettivamente nel ’70 e nel ’71 i capitoli “III” e “IV”. Poi gli altri album, finalmente senza il nome della band nel titolo. Trecento milioni di dischi venduti, un’influenza indiscutibile su gruppi e artisti arrivati dopo, l’inserimento nel ’95 nella Rock and Roll Hall of Fame. E ora questo riaccendersi di interesse e successo. Più che giustificato, vista la pochezza di tante nuove offerte...

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