venerdì 9 agosto 2013

ORME domani al TRIESTE SUMMER ROCK FESTIVAL

Le Orme sono tornate a essere un trio. Proprio come quando, a cavallo fra la fine degli anni Sessanta e l’alba dei Settanta, furono uno dei gruppi più innovativi e importanti dell’allora nascente pop italiano. Con il batterista Michi Dei Rossi, che in tutti questi anni ha sempre tenuto alta la bandiera del gruppo veneto, allora c’erano Toni Pagliuca alle tastiere e Aldo Tagliapietra, basso e voce. Ora con lui ci sono Michele Bon alle tastiere (fa parte del gruppo dal ’90) e Fabio Trentini al basso, alla chitarra e alla voce (è entrato quattro anni fa). Una sorta di ritorno alle origini, dopo cambi di formazione che hanno interessato nel corso degli anni una dozzina di musicisti. Ed è in questa formazione che le Orme saranno domani sera a Trieste, in piazza Verdi, ad aprire la decima edizione del Trieste Summer Rock Festival. Un’edizione che nelle intenzioni degli organizzatori doveva essere speciale, visto il numero “tondo”, e invece ha rischiato di saltare, a causa di una vicenda che abbiamo già raccontato su queste colonne. È infatti accaduto che le note ristrettezze economiche del periodo e la conseguente mancanza di contributi pubblici aveva portato Davide Casali e la sua associazione Musica libera quasi sul punto di gettare la spugna. È stata la salutare “impuntatura” del sindaco Cosolini - rockettaro e springsteeniano convinto - a voler comunque garantire la continuità della rassegna, aumentando il contributo già previsto da parte del Comune e sopperendo così, almeno in parte, all’assenza di finanziamenti da parte della Fondazione Crt, che in passato si era fatta carico delle precedenti edizioni del festival. Ecco dunque ai nastri di partenza la decima edizione, che non passerà alla storia come quella più ricca ma che almeno permette di non far morire la manifestazione proprio nell’anno del decennale. Dopo gli “anni delle vacche grasse” (sempre a ingresso libero il festival ha portato a Trieste artisti come Van der Graaf Generator, Pfm, Banco, Osanna, New Trolls, Steve Hackett, Carl Palmer, Ian Paice, Gong...), accontentiamoci dunque dello storico gruppo pop veneto, che porta a Trieste uno spettacolo basato sui brani dell’ultimo album “La via della seta” - un concept album con un unico filo conduttore anche se suddiviso in undici brani - e i classici di una carriera importante. Una carriera che vive anche di incontri e ritorni. Lo scorso anno la collaborazione in concerto con il Banco, che festeggiava quarant’anni di carriera. Quest’inverno con i New Trolls, in un tour comune partito proprio dalla nostra regione, al Deposito Giordani di Pordenone. «L’idea - ci aveva detto in quell’occasione Michi Dei Rossi - è nata dopo un concerto fatto assieme a Livorno. Con Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo siamo amici da sempre. In tutti questi anni ci siamo solo sfiorati perchè era destino che lavorassimo assieme adesso. Ricordo un Disco per l’Estate del ’68, al quale partecipammo entrambi, noi con “Senti l’estate che torna”. Ma ci siamo sfiorati anche cinque anni fa, a un festival progressive in Messico. Ora finalmente dividiamo il palco per un tour di quindici date...». Ma non ci sono solo le Orme. Domenica, nella seconda serata del festival, quasi a festeggiare il decennale, spazio a due gruppi triestini, «per dare rilievo e visibilità - come si legge in una nota - alla creatività musicale del nostro territorio». Si tratta dei Coloured Sweat, che nel 2011 hanno vinto l’Opening Band Live Music, organizzato dall’associazione Musica libera a Trieste. E dei Disequazione, gruppo di musica progressive nato in città verso la fine degli anni Settanta.

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