martedì 6 agosto 2013

ROBBIE WILLIAMS, re del pop, domani a Monaco, il 13 a Zagabria

A febbraio compie quarant’anni. In dono ha già chiesto alle folle adoranti la corona di re del pop. E pare che nessuno sia in grado - o abbia voglia - di contendergliela. Lui è Robbie Williams, attualmente in tour per l’Europa con il suo “Take the crown stadium tour”. Unica tappa italiana: la settimana scorsa a Milano, stadio di San Siro zeppo di sessantamila persone per l’occasione. Ma niente paura, chi se l’è persa ha ben due occasioni per rifarsi, relativamente in zona: domani sera a Monaco di Baviera, all’Olympiastadion; martedì 13 a Zagabria, all’Arena (prevendite a Trieste da Radioattività, 040 304444). Che poi l’ex Take That le mani sulla corona di re del pop ha cominciato a metterle già da un po’ di tempo, se è vero com’è vero che nella sua Inghilterra ha venduto più album di chiunque altro, ha vinto dieci Brit Awards (gli Oscar inglesi della musica), è stato inserito nella prestigiosa Hall of Fame Musical del Regno Unito. Un vero carrierone, il suo. Comincia giovanissimo con i Take That, la boyband che grazie anche a lui scala classifiche e traffigge migliaia di cuori di adolescenti. Nel ’95, poco più che ventenne, molla i giovani soci e si dà da fare come solista. All’inizio è pieno di debiti per la rottura contrattuale e i problemi con alcol e droga non lo aiutano. Poi rinasce, incassando un successo ancora superiore di quello con la boyband. In questi anni si concede anche una “reunion” con gli antichi compagni ma soprattutto inanella una serie di album - dopo “Life thru a lens” arrivano “Angels”, “I’ve been expecting you”, “Sing when you’re winning”, fino al recente “Take the crown” - e di tour da record. A San Siro - anticipato sul palco dal giovane Olly Murs, secondo classificato a “X Factor” versione inglese del 2009, poi richiamato in scena per un duetto -, Williams si è presentato con la solita faccia da irresistibile attaccabrighe, affiancato da una band di sei elementi più tre fiati e tre coriste, oltre a effetti speciali di ogni sorta: dai fuochi artificiali finti a un gigantesco mezzobusto di se stesso, da un’enorme testa - la sua - a un lanciafiamme. In scaletta, a Milano come nelle altre date del tour, brani dal nuovo album come “Be a boy”, “Not like the others” e la super hit “Candy”. Ma anche classici del calibro di “Sin sin sin”, “Bodies”, “Come undone” (che finisce citando “Walk on the wild side” di Lou Reed), “Everything changes”, “Shame”, “Heart and I”. E ancora “Strong” (a San Siro in duetto con la nostra Chiara), “Me and my monkey”, “Rock dj”, “Feel”, “Angels”... Da segnalare ancora che, dopo le tappe di Monaco e Zabagria, martedì 20 agosto alle 19.50 il concerto di Tallin, Estonia, finale del tour europeo, verrà trasmesso in diretta via satellite mondiale in un circuito di sale cinematografiche. In regione, per ora: a Trieste allo Space Cinecity delle Torri, a Monfalcone al Kinemax, a Udine allo Space di Pradamano.

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