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giovedì 4 settembre 2014
ATTESA PER LIGABUE sabato a Trieste, stadio Rocco
Conto alla rovescia per Ligabue sabato sera allo Stadio Rocco di Trieste, da dove riparte il “Mondovisione Tour - Stadi 2014” dopo la pausa agostana. Prevendite dei biglietti a quota 14mila, gli organizzatori puntano a superare le 16/18 mila presenze, “sognano” il tetto delle 20 mila ma solo in caso di condizioni meteo ottimali, al momento difficilmente pronosticabili.
Qualcuno poteva forse sperare in qualcosa di più, ma al proposito vanno considerati almeno un paio di fattori. Innanzitutto il cinquantaquattrenne rocker di Correggio, Reggio Emilia, ha già suonato in regione ad aprile, al palasport di Latisana, in quella sorta di anteprima che è stato il “Mondovisione Tour - Piccole città 2014”.
Secondo aspetto: fra anteprima, prima parte del tour e seconda parte che comincia sabato a Trieste (poi sarà a Torino il 9, Bologna il 13, Bari il 20...), stiamo parlando di un artista che quest’anno, a quattro di distanza dal precedente tour, ha girato la penisola in lungo e in largo. E comunque, con tutta la stima e il rispetto, non stiamo parlando di Springsteen o dei Pearl Jam, gli ultimi due mostri sacri che hanno attirato al “Rocco” trentamila persone da ogni dove...
Terminato il tour italiano, il “Liga” punta oltreoceano per la prima volta nella sua ormai lunga carriera (primo album pubblicato nel ’90). Che per uno come lui, cresciuto a “lambrusco e popcorn”, oltre che col faro del rock a stelle e strisce (“Buon compleanno Elvis” è del ’95), non è un appuntamento da poco.
Primo tour americano, dunque, che lo vedrà impegnato a ottobre in cinque tappe tra il Canada e Miami, attraversando in pratica gli States da Est a Ovest. Le date: il 18 ottobre a Toronto (Casino Rama), il 19 ottobre a New York (Terminal 5), il 22 ottobre Los Angeles, il 24 ottobre a San Francisco, il 26 ottobre a Miami (Grand Central). Con lui il fedele gruppo formato da Federico “Fede” Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Luciano Luisi (tastiere e programmazioni), Michael Urbano (batteria) e Davide Pezzin (basso). Gli stessi che lo affiancheranno a Trieste.
L’altra sera i tanti fan del rocker - che ha appena pubblicato il nuovo singolo “Siamo chi siamo”, quinto estratto dal suo ultimo e decimo album di inediti “Mondovisione”, dopo “Il sale della terra”, “Tu sei lei”, “Per sempre” e “Il muro del suono” - hanno potuto godere di uno speciale su Raiuno dedicato proprio all’attuale esperienza “live”, raccontata in prima persona e con l’aiuto e le testimonianze di amici e colleghi (Fabio Fazio, Stefano Accorsi, Piero Pelù e Esteban Cambiasso...) che sono andati a trovarlo nella doppia data di San Siro, a giugno.
Nel corso di “Luciano Ligabue: Questo è il mio mondo - Siamo chi siamo”, si è visto anche l’artista in sala di registrazione con Francesco De Gregori, con il quale ha duettato in una inedita versione acustica di “Alice”, chitarre e voci, che sarà inserita nel prossimo album del cantautore romano, “Vivavoce”, atteso a novembre.
Gli spettatori che sabato faranno rotta su Valmaura assisteranno a un autentico “rock show”, caratterizzato da un palco fortemente innovativo a 180 gradi, che consente una migliore visuale anche agli spettatori laterali.
«Mi piaceva l’idea - ha detto Ligabue nella recente intervista pubblicata il mese scorso su queste colonne - di un palco in cui io fossi “esposto” verso il pubblico invece che “ritirato” in una specie di caveau, come di solito sono i palchi dei concerti. Mi proposero una struttura a centoventi gradi. Ne ho chiesta una a centottanta facendo svenire progettisti e ingegneri. Che dicevano: non è mai stato fatto, se non è mai stato fatto un motivo ci sarà... Poi, però, hanno realizzato egregiamente questa struttura».
Ancora l’artista: «Tornare negli stadi vuol dire girare con una produzione enorme per cercare di rendere felici decine di migliaia di persone ogni sera. La sensazione di avere una fuoriserie a disposizione. A metà concerto mi fermo e faccio cantare il pubblico perchè amo vedere l’effetto che producono le mie canzoni. L’entusiasmo con cui la gente le canta rende quel momento uno dei miei preferiti dello show. Ormai si ascolta musica ovunque, ma le canzoni hanno ancora potere. Quando vado ai concerti, non solo ai miei, e vedo la gente cantare tutte le canzoni per me è un miracolo. Mi piace pensare che ci sia ancora la possibilità di produrre tanta emozione da condividerla e di avere come collante le canzoni».
Sulla radio: «Ho fatto alcune puntate sulla musica prodotta negli anni “sette” di ogni decennio: 1967, 1977, 1987, 1997. Il sette è il mio numero preferito ed è risultato che, fortunosamente, in ognuno di quegli anni è stata prodotta grande musica. Sono cresciuto con la radio, ma sinceramente non saprei come paragonare la radio con internet. Sono due mezzi molto lontani fra di loro. Diciamo che a volte mi sono servito di internet per diffondere alcune trasmissioni radio che avevo fatto».
Sull’Italia di oggi: «C’è, credo, soprattutto un senso di indignazione. Però non c’è rassegnazione e continuo a parlare di speranza. Gli impuniti sono tanti. Per esempio gli artefici della bolla finanziaria che ha prodotto i guasti economici in cui stiamo versando. Nel concerto facciamo vedere degli aforismi sul potere. “Il sale della terra” è un brano in cui l’ironia è molto amara, non sembra quasi ironia, c’è un’indignazione che va oltre questa ironia, nel vedere quanto la politica abbia il potere di corrompere chi si ritrova ad averlo fra le mani e la cui prima paura è sempre quella di perderlo».
Su Trieste: «Abbiamo fatto altri concerti in questa città, ma il primo ricordo che si affaccia nella mia memoria è per il video di “Eri bellissima”. L’abbiamo girato sul terrazzo di un edificio, in centro città. La luce era perfetta. Da lì sopra vedevamo il mare, bellissimo. C’era un’atmosfera davvero magica, tramonto compreso, che è finita nelle riprese di questo videoclip che resta uno dei più belli fatti su una mia canzone...».
Sabato si parte alle 21.30, probabilmente con il brano “Il muro del suono”. Biglietti ancora disponibili online sul circuito Ticketone.it e nei punti autorizzati Ticketone e Azalea Promotion. #LigabueTrieste è l’hashtag ufficiale dell’evento. Per tutte le informazioni sul concerto ci sono i siti www.azalea.it e www.ligachannel.com
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