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martedì 2 settembre 2014
PINO DANIELE oggi (1-9) Arena Verona, NERO A META'
Pino Daniele torna stasera all’Arena di Verona, esattamente trent’anni dopo il suo primo concerto nell’anfiteatro scaligero. Per l’occasione riproporrà dal vivo l’intero album “Nero a metà”, il suo disco forse più importante, uscito nel 1980 e ripubblicato quest’anno in versione rimasterizzata. Lo farà assieme ai suoi musicisti di allora - James Senese al sax (il vero e originale “nero a metà”, figlio di una donna napoletana e di un soldato statunitense di colore), Gigi De Rienzo al basso, Agostino Marangolo alla batteria, Ernesto Vitolo alle tastiere, Rosario Jermano e Tony Cercola alle percussioni - con l’aggiunta di Rino Zurzolo al contrabbasso, Daniele Bonaviri alla chitarra classica, Elisabetta Serio al pianoforte e Alfredo Golino alle percussioni. E con l’orchestra sinfonica di cinquanta elementi Roma Sinfonietta, diretta da Gianluca Podio.
Ma ci saranno anche dei prestigiosi ospiti-amici: dalla nostra Elisa a Mario Biondi, da Fiorella Mannoia a Emma, da Francesco Renga al conterraneo Massimo Ranieri. Insomma, un concerto-evento che somiglia tanto a una grande festa, per celebrare uno dei maggiori artisti della musica italiana contemporanea e il suo disco, come si diceva, forse più importante.
Sì, perchè “Nero a metà”, terzo album dell’artista allora venticinquenne, inserito da Rolling Stone Italia fra i “cento album più belli di sempre”, in quell’ormai lontano 1980 somigliò quasi a un’epifania per la nostra musica di allora, stretta fra una canzone d’autore spesso tristanzuola e autoreferenziale, un pop che ormai aveva sparato le sue carte migliori, un rock sempre troppo in debito con la scena anglo-americana, e una “world music” che doveva ancora arrivare (lo stesso “Creuza de ma”, di De Andrè, sarebbe arrivato solo quattro anni dopo).
Quella manciata di canzoni, da “Quanno chiove” a “A me me piace ’o blues”, da “I say I’ sto ccà” a “Voglio di più”, mischiando sonorità mediterranee e blues-rock, con il dialetto napoletano mischiato all’inglese a fare da collante, furono invece una vera boccata di aria pulita, un tocco di novità, una svolta. Contaminazione ante litteram, insomma.
«”Nero a metà” è come una vecchia foto, da tirar fuori e mettere in mostra - ha detto Pino Daniele, classe 1955 -. Quel disco ha rappresentato la fusione di diverse culture e in questo senso ha cambiato la musica. Un po’ come Carosone con la musica napoletana. Io ho continuato la sua opera. Queste canzoni hanno vissuto attraverso le generazioni. Come Tenco o Battisti che continuano a vivere nella storia di questo Paese».
Ancora il musicista napoletano: «È una testimonianza di quello che è stata la discografia italiana. Oggi quel mondo è finito, non esiste più. Con il digitale è venuto meno l’interesse per “l’oggetto disco”. Forse si tornerà come una volta a suonare opere in teatro, si ritornerà a commissionare messe. Perchè il mercato è in crisi, ma non la musica, che c’è sempre stata ed è parte della storia del mondo».
Nella sua “special extended edition”, il nuovo “Nero a metà” comprende, oltre alle dodici canzoni dell’album originale, due inediti scartati all’epoca (“Tira a carretta” e lo strumentale “Hotel Regina”), nove brani in versioni alternative e “demo”. Sul “doppio tour” di quest’estate - “Acustico” e “Sinfonico a metà”, rispettivamente solo con la band e con l’orchestra -, passato un mese fa anche dal Friuli Venezia Giulia, con un concerto a Lignano - Pino Daniele ha spiegato: «È la scelta di un musicista che vuole proporre quello che sa fare, e niente di diverso: suonare. Proporre due versioni diverse del tour dipende dal fatto che in alcuni luoghi il budget per portare un’orchestra è troppo alto. Ma le opportunità nella musica non sono tante e per fare cose belle bisogna adattarsi».
Il concerto di stasera verrà trasmesso in diretta da Radio Italia Solomusicaitaliana. Per quanto riguarda Elisa (che Pino Daniele definisce «un’artista con il senso della sintesi della musica, sa cosa vuole fare e come...»), c’è molta attesa nel popolo dei fan per il suo duetto con l’artista napoletano. Per la popstar monfalconese è già previsto un grande ritorno all’Arena di Verona. Sabato 27 settembre è infatti in programma un suo concerto-evento per festeggiare il doppio disco di platino per le vendite dell’album “L’anima vola” (tuttora ai vertici delle classifiche) e il successo del tour invernale ed estivo.
Con lei, sul palco, ci sarà come ospite l’artista belga Ozark Henry, con il quale Elisa ha collaborato per il duetto nel brano “We are incurable romantics”.
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