domenica 31 agosto 2014

BOB DYLAN, il seguito dei BASEMENT TAPES

I seguaci di Bob Dylan aspettavano da quasi quarant’anni. Correva infatti il 1975, quando il menestrello del Minnesota dava alle stampe “The Basement Tapes”, pietra miliare dell’arte dylaniana, sedici canzoni registrate nel ’67, nel periodo della convalescenza in una fattoria di campagna della Woodstock Valley dopo il grave incidente in moto del luglio ’66, ma rimaste per otto anni nascoste fra i meandri delle pubblicazioni pirata, i cosiddetti bootleg (il più famoso: “Great white wonder”, del ’69). Il disco raccolse critiche contrastanti ma ebbe un grande successo di pubblico. Tanto che i dylanologi da tempo sognavano un seguito. Ora l’attesa è doppiamente soddisfatta, con l’annuncio di due nuove uscite, entrambe a novembre. La prima: “The Basement Tapes Complete: the Bootleg Series vol. 11”, un doppio cd (ma ci sono anche il cofanetto con sei cd e l’ormai immancabile versione nel vecchio e fascinoso vinile) che propone tutte le registrazioni realizzate nel ’67 da Dylan con The Band. I nastri originali sono stati restaurati e riprongono l’artista nel suo momento artisticamente forse più felice, prima di discutibili svolte e conversioni. Erano gli anni di album come “Highway 61 Revisited”, “Blonde on Blonde”, “John Wesley Harding”, della discussa performance al Newport Folk Festival, dei lunghi tour negli Stati Uniti e in Europa. Ma c’è un’altra uscita che farà felici i fan del settantatreenne artista statunitense. Sempre a novembre verrà infatti pubblicato “Lost on the river: the New Basement Tapes”, omaggio a Bob da parte di alcuni suoi colleghi che sono stati influenzati, per loro stessa ammissione, da quelle antiche registrazioni del ’67. Stiamo parlando del produttore e chitarrista T Bone Burnett, di Elvis Costello, Jim James (My Morning Jacket), Marcus Mumford (Mumford & Sons), Rhiannon Giddens (Carolina Chocolate Drops), Taylor Goldsmith (Dawes). Accanto a loro, anche l’attore (e musicista) Johnny Depp, presente alla chitarra nel brano “Kansas City”. Bella compagnia.

Nessun commento:

Posta un commento