lunedì 4 agosto 2014

TELEVISION domani mart a sesto al reghena, pordenone

A giugno erano a Milano, all’Alcatraz, martedì fanno tappa nella nostra regione, a Sesto al Reghena, provincia di Pordenone (piazza Castello, ore 21.15, per Sexto ’Nplugged). Loro sono i leggendari Television, ovvero Tom Verlaine chitarra e voce, Jimmy Rip alla chitarra, Fred Smith al basso, Billy Ficca alla batteria. Sono passati tanti anni, ma ogni volta che tornano in Italia vecchi e nuovi rocker si danno convegno e non mancano all’appuntamento. Che è poi l’appuntamento con uno dei pochi gruppi che hanno letteralmente scritto la storia del rock degli ultimi quarant’anni. Dallo scorso autunno i Television hanno ripreso a girare il mondo con una serie di concerti nei quali ripresentano dal vivo in versione integrale il loro capolavoro, nonchè disco d’esordio, “Marquee moon”. Pubblicato nel ’77 e preceduto dal singolo “Little Johnny Jewel”, questo album ha segnato all’epoca una sorta di spartiacque, influenzando molti artisti emersi poi negli anni Ottanta, a cavallo fra new wave e punk. Un lavoro importante, che fra assoli stranianti e tappeti sonori dissonanti ha raccontato le nevrosi e l’alienazione metropolitana mischiando le lezioni psichedeliche dei padri con le nuove tendenze punk. E facendo guadagnare ai quattro protagonisti un posto di rilievo in quel ristretto novero di artisti - Patti Smith (con cui Verlaine collaborò a lungo), Ramones, Lou Reed, gli stessi Velvet Underground - che alla fine degli anni Settanta, partendo dai localini off di New York, hanno rivoluzionato il linguaggio del rock contemporaneo. Dopo quello che molti giudicano come uno degli esordi più riusciti della storia del rock, e dopo un tour con Peter Gabriel, Tom Verlaine (all’anagrafe Thomas Miller) e compagni hanno poi pubblicato un secondo album l’anno successivo, “Adventure”, sciogliendosi poco dopo. Secondo alcuni una scelta quasi obbligata, dopo il mancato bis del disco d’esordio. La seconda prova segna infatti una sorta di ammorbidimento della loro proposta artistica, del furore che si respirava fra i solchi di “Marquee moon”. Brani come “Glory”, “Days”, “Carried away” e “The dream’s dream” li trasportano in un territorio musicale che odora quasi di West Coast, con qualche tentazione lisergica alla Jim Morrison e alcune ballate in stile Velvet Underground. Esaurite le rispettive velleità soliste (l’indiscusso leader in particolare ha realizzato vari album di buon livello: “Tom Verlaine”, “Cover”, “Flashlight”, lavori più lontani dal furore punk degli esordi e via via più vicini a un rock riflessivo e quasi intimista...), i nostri “ragazzacci” ormai invecchiati hanno ripreso l’attività a inizio anni Novanta, pubblicando nel 1993 un disco intitolato semplicemente “Television”. Una discografia in definitiva ristrettissima, per un gruppo di culto che, fra alterne vicende, solca i territori del rock da quasi quarant’anni. Tre appena gli album in studio ufficiali, ai quali bisogna però aggiungere - oltre ai lavori solisti - anche tre dischi dal vivo: “The Blow-Up” (uscito nell’82, con registrazioni “live” del ’78), “Live at the Academy, 1992” (pubblicato nel 2003) e “Live at the Old Waldorf” (anche questo uscito nel 2003, con registrazioni dal vivo risalenti al 1978). Da aggiungere, come si diceva, altre prove soliste (da segnalare in particolare “Songs and other things”, che Verlaine sforna nel 2006) e un paio di “reunion” (in particolare quella nel 2001), fino a questa recentissima che porta domani il gruppo nel Friuli Venezia Giulia.

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