lunedì 4 agosto 2014

FINARDI domani al Lab di Gemona

Il suo nuovo album s’intitola “Fibrillante”, arriva ben trentanove anni dopo quel “Non gettate alcun oggetto fai finestrini” con cui Eugenio Finardi (milanese, classe 1952) debuttò sulla scena musicale degli anni Settanta. L’artista che arriva domani nel Friuli Venezia Giulia, per una lezione-concerto al Lab (Laboratorio internazionale di comunicazione) di Gemona del Friuli, non è però più quello di album come “Sugo” e “Diesel”, di canzoni come “Musica ribelle”, “La radio”, “Oggi ho imparato a volare”, “Extraterrestre”... Negli ultimi anni si è dedicato all’esplorazione di diversi generi musicali, spaziando soprattutto fra blues e folk, con incursioni nel fado portoghese e persino nella classica contemporanea. Finardi definisce “Fibrillante”, prodotto da Max Casacci dei Subsonica, “un disco di lotta contro un nuovo Medioevo”: un ritorno alle canzoni in italiano e in qualche modo al sociale, dopo anni di esperimenti musicali in giro per il pianeta. Dal vivo, la stessa band con cui ha scritto e registrato il nuovo album. Ovvero Giovanni “Giuvazza” Maggiore alla chitarra, Marco Lamagna al basso, Claudio Arfinengo alla batteria e Paolo Gambino alle tastiere. In questo tour estivo, l’artista propone i nuovi brani di “Fibrillante” e reinterpreta i classici della sua lunga carriera. Stasera è ad Ancona (al Sounds Good Festival), e - dopo Gemona - mercoledì a Treviso (al festival “Suoni di Marca”), l’11 agosto a Formello, vicino Roma, il 14 agosto a Sassari (a Nulvi, al festival Notti di San Martino), e poi, fra le altre date, il 31 agosto a Ravenna e il 16 e 17 settembre a Milano, al jazz club Blue Note. «Ai giovani che troverò a Gemona - dice Finardi - vorrei far capire che l’Italia è un “continente”. Che ogni regione, provincia, comune hanno lingue, dialetti, tradizioni, cibi diversi. Una ricchezza straordinaria...».

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