martedì 7 febbraio 2017

SANREMO / CONTROCANTO 1

Alzi la mano chi ricorda nome dell’artista e titolo della canzone che ha vinto Sanremo lo scorso anno. E l’anno prima? E quello prim’ancora? Se siete capaci di rispondere, ovviamente senza ricorrere di soppiatto a Google, allora siete dei veri appassionati, dotati di buona memoria. Sì, perchè del Festival, una volta all’anno, sembrano interessarsi tutti. Moltissimi lo guardano (magari non tutte le sere, non dall’inizio alla fine...), da qualche anno molti lo commentano sui social. Giornali, radio e tv pubbliche e private gli dedicano gran spazio. Quest’anno, poi, con la presenza di Maria De Filippi accanto a Carlo Conti, le copertine di Maurizio Crozza (già La7, prossimamente su Discovery), l’apporto di volti Sky (da Diletta Leotta alla friulana Lodovica Comello in gara), siamo in piena pax televisiva: Mediaset, per esempio, non farà controprogrammazione. E ciononostante, passata la festa, vai col “reset”. Nessuno ricorda nulla, i dischi non vendono, gli artisti al massimo fanno qualche concerto o serata in più. Gli unici che ci guadagnano sempre sono Comune di Sanremo e Rai. Un po’ poco. O no? (Per la cronaca: lo scorso anno hanno vinto gli Stadio con “Un giorno mi dirai”, nel 2015 Il Volo, nel 2014 Arisa. E fermiamoci qui...)

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