domenica 26 febbraio 2017

VASCO BRONDI / LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA: DISCO E TOUR

Il nuovo album s’intitola “Terra” ed esce il 3 marzo. Il conseguente tour parte il 16 marzo proprio dal Friuli Venezia Giulia, con una “data zero” all’Astro Club di Fontanafredda, Pordenone. Lui è il cantautore ferrarese Vasco Brondi, che da anni firma i suoi dischi come Le luci della centrale elettrica. Personaggio quasi di culto della nuova musica italiana, sin dall’album di esordio “Canzoni da spiaggia deturpata”, Targa Tenco 2008 come miglior opera prima dell’anno. In queste settimane l’artista ha creato sul web una certa attesa per l’album, prodotto assieme a Federico Dragogna dei Ministri, distillando notizie e anticipazioni. “Stelle marine” è la prima canzone che ha anticipato il disco, da lui presentata così: «È una città vista dall’alto, una città moderna che prima o poi sarà una città antichissima. Dentro ci sono gli insulti e le preghiere, dei canti allegri e struggenti, gli interessi dell’Eni, il cielo dipinto di blu metallizzato, chi si salva camminando sulle acque del Mediterraneo, la sabbia del Sahara che a volte ritroviamo sul parabrezza della macchina dopo che ha piovuto. La 90 che è la circolare esterna, l’autobus che prendevo appena arrivato a Milano sette/otto anni fa sentendomi molto solo e molto contento di essere lì. Più che un singolo un’apripista...». C’è già stato un secondo “assaggio”, il brano “Coprifuoco”. «È una canzone - dice sempre Brondi - in cui si confondono eventi epocali e fatti personali. In sottofondo c’è questa tabla elettronica, una specie di drum machine che viene dall’India che finalmente siamo riusciti a mettere in una canzone. C’è l’eco di un viaggio in Bosnia che avevo fatto con un amico una decina di anni fa: a Mostar abbiamo scoperto che campanili e minareti ormai crollati si assomigliavano tutti, dalle macerie non riuscivi a distinguere l’uno dall’altro». Ancora Brondi: «Al loro interno erano già cresciuti gli alberi, il tempo passato dalla fine della guerra si misurava con la loro altezza. In questa canzone c’è una ragazza che si trasferisce a Toronto per poi accorgersi che è una Varese più grande e c'è anche un uragano in arrivo a cui gli esperti hanno dato il suo stesso nome». “Terra” è il quarto album di inediti firmato Le luci della centrale elettrica, dopo il citato “Canzoni da spiaggia deturpata” (2008), “Per ora noi la chiameremo felicità” (2010) e “Costellazioni” (2013). L’album verrà pubblicato nel formato speciale a forma di libro che, oltre al cd, conterrà anche il diario di lavorazione, intitolato “La grandiosa autostrada dei ripensamenti”: «Un diario di viaggio e di divagazioni - spiega il cantautore - dell’anno e mezzo di scrittura e degli ultimi tre mesi di registrazioni in studio». L’album verrà presentato nelle Librerie Feltrinelli fra il 3 e il 9 marzo (Milano, Roma, Napoli, Verona, Firenze, Bologna, Torino). E poi parte il tour: dopo il debutto del 16 marzo a Fontanafredda, tappe a Cesena, Torino, Treviso, Napoli, Roma, Ancona, Milano, Bologna...

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