martedì 26 agosto 2008

GIANNA NANNINI


«Quello che porto a Villa Manin è un concerto incentrato soprattutto sulla voce e fortemente caratterizzato dall'uso di tre chitarre, basso e batteria. Lo spazio all’aperto ci regala la possibilità di farci sentire meglio rispetto all'acustica dei palasport, quindi sto approfittando dell'estate per coinvolgere l'orecchio e l'occhio dello spettatore verso una musica da vedere...».

Parla Gianna Nannini, che mercoledì 3 settembre alle 21.30 presenta il suo nuovo spettacolo a Villa Manin di Passariano, che fra l’altro conclude così la sua stagione estiva 2008, quest’anno caratterizzata soprattutto dai concerti di Mark Knopfler e dei Rem (rispettivamente a giugno e a luglio), prima di dar spazio alla grande musica italiana, un mese fa con Antonello Venditti e ora con la rocker toscana.

Che da parte sua è reduce dall’ennesimo grande successo in terra di Germania: 75 mila persone a Monaco, 55 mila ad Amburgo ai concerti di Bon Jovi ai quali la Nannini ha partecipato in qualità di «special guest». Del resto in terra tedesca Gianna è da sempre molto popolare, e anche la sua recente antologia «GiannaBest» è stata accolta molto bene da quel pubblico.

«Per fare dei dischi belli - spiega la Nannini - ci vogliono anni, e molta sperimentazione: bisogna prendersi molti rischi e avere il coraggio di ripartire sempre da zero, mettersi in discussione e diventare consapevoli della propria vocalità per arrivare a fare della buona musica, senza filtri nè mode da seguire...».

Mode che peraltro la cantante e musicista senese in tanti anni non ha mai seguito. Dritta per la sua strada, cominciata discograficamente quando aveva soltanto vent’anni, nel ’76, con quell’album d’esordio che portava soltanto il suo nome e cognome, seguito l’anno successivo da «Una radura». Il successo arrivò quasi subito, con il terzo album, «California», uscito nel ’79. Il rock e la melodia, la melodia e il rock sono sempre stati la sua cifra stilistica. Anche se...

«Il rock - dice oggi la Nannini - è una parola che ultimamente mi è venuta un po’ a noia: viene indossata da chiunque, come fosse un vestito alla moda o fuori moda. Io seguo quello di cui ha bisogno la mia voce, a volte il silenzio fa più rumore del rock. E per prepararmi a un concerto alleno lo spirito. Sapendo che il filo conduttore di ogni concerto sta nel labirinto dei testi: l'emozione è il mio personale filo di Arianna...».

A Villa Manin, per il concerto dell’artista senese sono attesi molti fan anche da oltreconfine (Slovenia, Croazia, Austria, Germania), vista la grande fama acquisita all'estero in trent’anni di carriera, che è stata sin da subito una grande carriera anche internazionale.

La produzione del concerto è di Cose di Musica, la regia di Pepi Morgia. La band è composta da Thomas Lang alla batteria, Hans Maahn al basso, Stephan Ebn alle tastiere e percussioni, Giacomo Castellano, Davide Ferrario e Davide Tagliapietra alle chitarre.

Il tour di Gianna Nannini, che ha già trionfato in primavera nei palasport (120 mila spettatori in diacissette date, fra marzo e aprile), ha debuttato a metà agosto a Montecarlo e si concluderà il 18 settembre a Firenze, al Nelson Mandela Forum. Dopo aver toccato anfiteatri, piazze storiche e siti archelogici.

«A Villa Manin - conclude Gianna Nannini - propongo uno spettacolo che attinge molto dal repertorio dei miei due ultimi cd, ”Grazie” e ”GiannaBest”, ma ci saranno anche altre mie canzoni mai sentite prima nei miei spettacoli. Sono convinta che quel che più conta è non ripetersi mai, cercando di sorprendere se stessi e chi viene a vederci. L'obiettivo è vibrare forte tutti assieme...».

In scaletta ci saranno trent'anni di successi in due ore di spettacolo: da «Fotoromanza» a «Sei nell'anima», da «Profumo» a «I maschi», da «Bello e impossibile» a «Possiamo sempre», da «Io» a «Latin Lover». E ancora «Notti senza cuore» e «America», fino a quella «Meravigliosa creatura» rilanciata alla grande da una pubblicità televisiva. Biglietti ancora disponibili nelle prevendite Azalea Promotion e nei circuiti internet Ticket One (www.ticketone.it) e Biglietto.it (www.biglietto.it).

Nessun commento:

Posta un commento