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venerdì 18 luglio 2014
ADDIO A JOHNNY WINTER
La musica era tutta la sua vita. E infatti ha suonato fino all’ultimo, compresa la recentissima apparizione nel Friuli Venezia Giulia, due mesi fa al “Nuovo” di Udine. Johnny Winter è morto a Zurigo, aveva settant’anni, era uno degli ultimi grandissimi chitarristi del blues-rock. Per gli appassionati un’autentica leggenda.
«L’incontro con BB King nel 1962 - ci disse a maggio il musicista texano, albino come il fratello minore Edgar, anche lui mucisista - fu incredibile. Avevo diciassette anni, andai in un club frequentato dalla gente di colore. Ho insistito chiedendogli di suonare, fino a quando mi permise di farlo. Ricordo che suonai “Lucille” e il pubblico mi riservò una standing ovation. Ho ancora i brividi quando ci penso».
«Muddy Waters invece l’ho incontrato quando aprii un suo concerto al Vulcan Gas Company. Dopo avermi sentito suonare mi disse che secondo lui ero uno dei migliori chitarristi che avesse mai visto. Poi ho prodotto, suonato e vinto tre Grammy Award con lui. Sento molto la sua mancanza. Mi chiamava il suo “figlio adottivo”... Da ragazzo gli altri miei miti erano Chuck Berry, Ray Charles, Robert Johnson. Ho cominciato a studiare la musica di Chet Atkins fin da giovane. Tutti grandi esempi per me».
«Cosa ricordo di Woodstock? Che ho volato su un elicottero. Era tarda notte. Stavo dormendo su un sacco di immondizia perché ero molto stanco, ed era l’unico posto dove ho potuto riposare un po’. Sono stato svegliato dal promoter, il quale mi chiese di andare a suonare. Cinque minuti dopo ero sul palco davanti a centinaia di migliaia di persone. Sapevo che sarebbe stato uno spettacolo storico. È stata un’esperienza incredibile».
Ancora Winter: «Musicalmente il mio decennio preferito è quello dei Cinquanta, il migliore di sempre per il blues. Oggi suonare blues per me significa divertirmi, così era un tempo e così è ancora. Ho il blues nel sangue, sarà così fino al mio ultimo giorno».
Nessuno poteva immaginare che l’ultimo giorno fosse così vicino. A febbraio, il musicista ha festeggiato il settantesimo compleanno con uno show al “BB King”, a New York, con la sua band e un sacco di ospiti e amici. «Ho ricevuto una torta da parte del club ed è stato un grande momento: il fatto di stare su un palco con la mia band e i miei amici mi è sembrato un ottimo modo per festeggiare i settant’anni...».
Diceva: «Non ho assolutamente voglia di fermarmi. Il nuovo album si intitola “Step back” e sarà pronto per agosto. Collaboreranno musicisti e amici di assoluto livello come Eric Clapton, Brian Setzer, Joe Perry, Leslie West e molti altri. È un grande album e penso che i miei fan lo ameranno».
L’album, che è il seguito di “Roots”, uscito nel 2011, uscirà a settembre. Purtroppo postumo.
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