venerdì 15 febbraio 2013

BRIGNANO stasera a Trieste

«Metto alla berlina vizi, difetti e pregi delle persone vicine senza risparmiare nessuno, ma soprattutto me stesso...». Parla Enrico Brignano, che stasera alle 21 porta al PalaTrieste il suo nuovo spettacolo “Tutto suo padre... e un po’ sua madre!”, versione più ricca e rivisitata del precedente “Tutto suo padre”, che arriva dopo il successo di “Sono romano ma non è colpa mia”. Brignano, come nasce questa “seconda versione”? «“Tutto suo padre... e un po’ sua madre!” - spiega il comico romano, classe ’66 - è anche e soprattutto un omaggio alla mia famiglia e alla memoria di mio padre, scomparso la scorsa estate. È uno show nel quale cerco di rispondere alle domande senza risposta. Quelle sulla vita, sulle amicizie, sui rapporti umani. Racconto i rapporti con le persone più vicine a me, gli amici veri e i miei familiari, metto in piazza le difficoltà, gli scontri, la paura di rovinarli e soprattutto di perderli, in un “viaggio” sempre in bilico tra comicità ed emozioni». E il titolo? Lei a chi somiglia di più...? «Alla fine a entrambi. Le cose buone in cui assomiglio ai miei genitori sono l’onestà, il valore dei soldi e la competenza in ogni piccola cosa che fai». Nella sua famiglia si rideva, si scherzava? «Mio padre era uno che parlava poco ma si faceva capire e sentire. Era capace di grande tenerezza ma quando era il momento sapeva anche essere serissimo». Il teatro è stato il suo primo amore, ma la popolarità gliel’ha data la tv... «Sì, in questo momento non ho progetti in tv a breve termine. Per ora teatro e cinema, quest’anno preferisco dedicarmi ad altro». È diverso far ridere a teatro o in tv? «Il teatro è ovviamente la mia passione, il contatto diretto con il pubblico premia la tua fatica tutte le sere ed è un’emozione grandissima e senza prezzo. Amo molto anche il cinema e la televisione, sono un uomo fortunato che con impegno ma anche con tanta fortuna è riuscito a fare un lavoro che non sembra neanche un lavoro. Quindi se dovessi scegliere la classifica vedrebbe sempre primo il teatro ma soprattutto il poter fare il mio mestiere incontrando tanti favori». Chi è stato il suo maestro? «Mi piace Petrolini e come molti sanno il mio grande Maestro è stato Gigi Proietti, è lui che ha permesso che io potessi fare tutto questo e arrivare fino a qui. E ovviamente è stato il mio primo grande ispiratore». Il suo programma tv a cui è più legato? «L’anno scorso con “Le Iene” ho fatto un bellissimo percorso in tv e ringrazio ancora Davide Parenti per avermi concesso questo onore, e quest’anno preferisco dedicarmi ad altro». Nello show, Brignano è affiancato da un’orchestra e un corpo di ballo con dieci ballerine. Le coreografie sono firmate da Bill Goodson (che ha curato gli spettacoli di Michael Jackson, Renato Zero, Paula Abdul, Diana Ross, Steve Winwood, Gloria Estefan...). In scaletta canzoni originali e classici. Nel racconto fatto di ricordi l’attore mette alla berlina con lucida determinazione e con l’ironia che lo contraddistingue vizi, difetti e pregi di noi tutti. Puntando il dito - si legge nelle note di scena - su questa società che ha fatto diventare tabù parole come serenità e spensieratezza, mettendo l’accento sulla paura di apparire deboli in una società in cui giganteggia l’eroe.

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