domenica 2 marzo 2014

DUE ANNI SENZA LUCIO DALLA, nasce la fondazione

Nasce la Fondazione Lucio Dalla. Sembrava tutto in alto mare. Sembrava che gli eredi dell’artista scomparso esattamente due anni fa non riuscissero a trovare un accordo, considerata anche la mole (si parla di oltre cento milioni di euro) dell’eredità piovuta loro addosso. E invece, quasi a sorpresa, l’annuncio: martedì 4 marzo, settantunesimo “compleanno” dell’autore di decine di classici della canzone italiana, nasce la fondazione di cui si era parlato subito, dopo la scomparsa, per dare continuità e preservare la genialità della sua opera artistica e musicale. Ma anche per diffondere e valorizzare la sua storia artistica, umana e culturale. «La fondazione - spiega Michele Mondella, storico ufficio stampa del cantante, cui gli eredi hanno affidato il lavoro preparatorio - sarà il motore di una narrazione a 360 gradi di Lucio, uno strumento teso a ricordare e valorizzare le sue qualità di compositore, musicista, cantante, il suo amore per l’arte e la bellezza». Si vuol ricordare anche la sua grande capacità di comunicare, la naturale attenzione e curiosità per gli esseri umani, per il passaggio tra presente e futuro. Ancora Mondella: «L’ambizione della fondazione sarà anche di colmare il vuoto culturale che si è creato con la sua immatura scomparsa, dando nuova linfa a tutte quelle attività che hanno rappresentato la sua vera ragione di vita: la ricerca in molteplici campi, oltre naturalmente quello musicale, come il teatro, l’arte, la pittura, la letteratura, la poesia, la fotografia e nella regia cinematografica, con cui si stava misurando personalmente. Riannodare quindi il legame tra la sua genialità e la creatività di nuovi artisti in varie discipline». Tante le idee iniziative in arrivo. L’apertura al pubblico della casa-museo in via D’Azeglio, a Bologna, a due passi da piazza Maggiore; l’istituzione di borse di studio, la realizzazione di pubblicazioni editoriali, la realizzazione di eventi, iniziative e spettacoli in suo nome. La fondazione nasce il 4 marzo, ma molte procedure burocratiche vanno ancora ultimate. Entro giugno partirà la fase operativa e verrà diffuso il calendario delle attività. Nel consiglio direttivo gli eredi, cioè i cugini di Dalla. Non ci sarà Marco Alemanno, il giovane attore pugliese molto vicino all’artista negli ultimi anni della sua vita. Ieri, ospite di un programma tv per presentare l’album “Un abbraccio unico”, Ron ha detto: «Alemanno non era il compagno di Dalla. Era una figura molto importante per lui perché gli risolveva dei problemi enormi. Era il suo segretario ed era il suo produttore. Non so perché alla morte di Lucio abbiano tirato fuori questa cosa». Ancora Ron: «Non si può alla morte di una persona importante per l’Italia andare a toccare una sfera così privata e intoccabile, perché, prima di tutto non era vero e, secondo, perché così hanno tolto a Lucio un pezzo di dignità».

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