...sogni e bisogni fra musica e spettacolo, cultura e politica, varie ed eventuali... (blog-archivio di articoli pubblicati + altre cose) (già su splinder da maggio 2003 a gennaio 2012, oltre 11mila visualizzazioni) (altre 86mila visualizzazioni a oggi su blogspot...) (twitter@carlomuscatello)
sabato 22 marzo 2014
MARIA ANTONIETTA apre MART rassegna teatro miela, trieste
Lei è una delle voci femminili più interessanti e originali della nuova scena rock italiana. Si chiama Maria Antonietta e nel brano “Ossa” (dal suo terzo album, “Sassi”) canta della violenza e dei maltrattamenti subiti da un uomo. «Oggi sono diventata forte - dice - perchè non accetto quello che accettavo un tempo. E le mie ossa non le spezzeranno mai più. Spero che questa canzone sia da stimolo per le altre ad agire e reagire...».
Maria Antonietta, vero nome Letizia Cesarini, nata a Pesaro nel 1987, apre martedì sera al Teatro Miela, a Trieste, la rassegna “Spring break Miela” (apertura della serata affidata a Uendi). Dopo di lei arrivano venerdì 28 gli italiani Train to roots e il 7 aprile il duo svedese Kristal and Jonny Boy.
Dopo essersi autoprodotta fra il 2009 e il 2010 il suo primo album, intitolato “Marie Antoinette wants to suck your young blood” (graffianti testi in inglese, una certa ruvidezza punk, tema: il coraggio delle donne), la cantautrice pesarese ha realizzato il suo secondo album, il primo in italiano, “Maria Antonietta”, registrato e prodotto da Dario Brunori, suo compagno di vita e musicista anch’egli (Brunori Sas, quello del recente album “Il cammino di Santiago in taxi”).
Un lungo tour, l’anno scorso il brano “Animali” e una personalissima cover di “Non ho l’età” (il classico di Gigliola Cinquetti, Sanremo 1964), ora è arrivata la sua terza prova discografica, per l’etichetta pordenonese “La Tempesta”. «Dieci brani, un disco minimale fra punk e rock - dice ancora l’artista -. Ho condiviso tutto con il mio fidanzato e suo fratello. Dario mi ha insegnato molto, ma adesso sono finalmente me stessa».
L’estate scorsa la cantante ha aderito al progetto “Hai paura del buio?”, promosso dagli Afterhours: un festival culturale itinerante con altri musicisti (Marta sui Tubi, Il Teatro degli Orrori, Daniele Silvestri, Verdena...), ma anche attori (Antonio Rezza con Flavia Mastrella, Michele Riondino), scrittori (Chiara Gamberale, Paolo Giordano), disegnatori e ballerini.
Per quanto riguarda gli altri due appuntamenti della rassegna al Teatro Miela, i Train to roots (28 marzo, aprono la serata Mr. Skavillage & Dejah Selecta)) sono una delle realtà più importanti e conosciute del panorama reggae nazionale, mentre Kristal and Jonny Boy (7 aprile, aprono gli Etoile Filante) sono un duo svedese composto da Kristina Hanses (voce e danza contemporanea) e Jonny Eriksson (chitarra e “drum machine”).
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento