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sabato 25 maggio 2013
GREEN DAY, trieste capitale rock
La scommessa di inserire Trieste nel circuito delle capitali europee della musica dal vivo dunque prosegue. Dopo il concerto di Bruce Springsteen, giusto un anno fa, ora arrivano i californiani Green Day. E se per il Boss, fortemente voluto dal sindaco springsteeniano Cosolini (vedi foto qui sopra...), si erano aperte le porte dell’altrimenti sottoutilizzato Stadio Rocco, stavolta gli organizzatori hanno preferito portare l’evento nel cuore della città, nel salotto buono di piazza Unità.
Dietro la macchina organizzativa, lo stesso tris dell’anno scorso: il Comune, la Regione (con la sua agenzia Turismo Fvg) e i privati di Azalea Promotion. Sono loro ad aver proposto agli interlocutori pubblici, qualche mese fa, il nome della band californiana. Che arriva a Trieste in un’estate di crisi che ha tagliato - o ridotto - molti festival e altrettante tournèe.
Lo show di stasera si inserisce nel nuovo “99 Revolutions Tour”, nato sulla scia della trilogia “¡Uno! - ¡Dos! - ¡Tré!”, tre dischi pubblicati tra il settembre 2012 e il gennaio 2013. Il lungo viaggio è partito il 10 marzo da Ponoma, nella loro California, per poi toccare nelle scorse settimane le principali città degli Stati Uniti e del Canada, tra cui Austin, Pittsburgh, New York, Philadelphia, Toronto, per poi chiudere la sua prima parte a Los Angeles il 18 aprile.
La seconda fase del tour parte proprio dall’Italia, con il concerto dell’altra sera a Rho, vicino Milano, e quello di stasera a Trieste. Seguono i concerti a Belgrado il 27, a Vienna il 29 e a Londra il primo giugno, poi il breve ritorno italiano (con le due tappe il 5 giugno a Roma e il 6 a Casalecchio di Reno, Bologna), e poi ancora Germania, Olanda e altre tappe europee.
Nel corso di una carriera lunga ormai un quarto di secolo, contrassegnata da alti e bassi, i Green Day si sono aggiudicati ben sei Grammy Awards: Best Alternative Album per “Dookie”, Best Rock Album per “American Idiot”, Record of the Year per “Boulevard of Broken Dreams”, Best Rock Album per la seconda volta con “21st Century Breakdown” e ancora Best Musical Show Album per “American Idiot: The Original Broadway Cast Recording”.
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