lunedì 15 dicembre 2014

GLENN MILLER ORCHESTRA mart a trieste, rossetti

Hanno cominciato il 2014 con un concerto a Trieste, lo concludono domani con un’altra performance sempre al Rossetti. Sono quelli della Glenn Miller Orchestra, considerato da molti l’ensemble jazz e swing più famoso e più seguito al mondo, ora in tour - cominciato giorni fa a Padova - in Italia. Direttore d’orchestra è Will Salden. Maestro, quando è nata la vostra orchestra? «Ho formato la mia orchestra nel 1984 e dal 1990 abbiamo la licenza della Glenn Miller Orchestra per l’Europa». Quando ha scoperto Glenn Miller? «Ho scoperto la musica swing all’età di dodici/tredici anni. A quell’età ascoltavo moltissima musica registrata da famosi direttori di band, su tutti Glenn Miller, Count Basie, Benny Goodman e Tommy Dorsey. Anche Ella Fitzgerald e Frank Sinatra sono stati molto importanti per la mia crescita e la mia formazione». Cos’aveva Glenn Miller più di tutti gli altri? «Aveva scoperto un suono davvero unico per la sua band e aveva chiesto ai suoi musicisti di suonare gli spartiti in maniera molto energica. E questo ovviamente non è affatto semplice e richieda moltissima disciplina e applicazione. Questa strategia è stata vincente e gli ha portato enorme successo in tutto il mondo». Perchè il pubblico ama tanto la “swing era”? «La musica swing è molto popolare perché questo genere di musica in qualche modo rende la gente felice, inoltre tutti la possono ascoltare e capire. Sfortunatamente al mondo ci sono davvero poche formazioni professionali in grado di portare in tour degnamente questa musica. Anche questo è uno dei motivi per i quali noi siamo veramente felici di poter viaggiare e suonare ovunque con la nostra orchestra sia con il nostro spettacolo classico che con lo spettacolo natalizio». Quali altri autori e musiche proponete nello show? «Durante questo tour, che abbiamo chiamato “Swinging Christmas”, suoneremo tutti i brani più famosi di Glenn Miller e altri brani per celebrare altri grandissimi direttori: da Tommy Dorsey a Count Basie passando per Stan Kanton. Faremo inoltre anche parecchie meravigliose canzoni natalizie, già incise e pubblicate anche nel nostro album natalizio. Per gli amanti della buona e sana musica sarà uno show memorabile...». Avete aperto il 2014 a Trieste e ora lo chiudete a Trieste: che impressione le ha fatto la città? Ha avuto modo di visitarla? «La scorsa volta non abbiamo avuto molto tempo per visitare bene la città, però ricordo di essere rimasto subito incantato dal fascino degli edifici, da alcuni palazzi che si affacciano sul mare e naturalmente da quella bellissima grande piazza centrale che avete. A prima vista mi ha dato anche l’idea di una città europea, molto più delle altre italiane nelle quali abbiamo suonato. E anche il pubblico mi sembrava più preparato. A ogni modo, questa volta arriveremo da Firenze e il giorno dopo ripartiremo con calma per l’ultima data del tour italiano, quindi avremo sicuramente il tempo per un bel giro nella città...». L’orchestra propone canzoni di Natale come “White Christmas”, “A Christmas love song”, “Santa Claus is coming to town” e “Let it snow, let it snow”, tutte arrangiate in chiave swing. Ma non possono mancare i grandi classici del genere swing: da “Moonlight serenade”, “Strike up the band”, “A string of pearls”, “Little brown jug”, “Pennsylvania 6-5000”, “In the mood”, “I got rhythm”, “Sing sing sing”... Grazie alla cantante Ellen Bliek e del piccolo gruppo vocale dei Moonlight Serenaders, un tributo sarà riservato anche a Ella Fitzgerald. Con i suoi spettacoli l’ensemble fa rivivere il mito di una delle figure più carismatiche della musica della prima metà del Novecento, Glenn Miller, fondatore nel 1938 dell’omonima orchestra e tragicamente scomparso con il suo aereo nel 1944 sul Canale della Manica, mentre andava a suonare per i soldati dell’esercito alleato sul fronte francese.

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