giovedì 4 dicembre 2014

MUSICA JAZZ CELEBRA LUTTAZZI CON LELIOSWING

Esce domani l’album “Lelio Swing”, allegato alla rivista Musica Jazz e realizzato dal produttore friulano Alberto Zeppieri. Si tratta di un nuovo, importante omaggio al grande musicista e conduttore triestino scomparso nel luglio 2010. Il disco porta lo stesso titolo della bella mostra partita da Roma e vista anche a Trieste, realizzata grazie alla fondazione che è nata nell’ottobre 2010 su iniziativa della moglie Rossana Moretti Luttazzi. Dentro, alcune splendide riletture di suoi brani da parte di Mina (la registrazione più antica, datata 1965) e Lucio Dalla, dei pianisti Stefano Bollani e Franco D’Andrea, Rita Marcotulli e Remo Anzovino, passando per Simona Molinari, Fabio Concato, Lorenzo Hengeller, Danilo Rea, Enrico Intra, l’indimenticato Renato Sellani. Alcuni di loro (si pensi innanzitutto alla grande Mina, con lui negli indimenticabili sabati sera della televisione ancora in bianco e nero...) hanno lavorato e collaborato con Luttazzi, altri lo hanno solo amato e probabilmente considerato un grande esempio, un modello da seguire delle loro carriere. Quel che ne vien fuori sono momenti di autentica emozione che celebrano l’arte, lo stile, l’eleganza, l’ironia, indefinitiva lo swing del grande Lelio. Complessivamente venti brani, tutti in versioni nuove, alcuni dei quali realizzati appositamente per questo progetto. L’album è simbolicamente aperto e chiuso proprio dal pianoforte dell’artista triestino. La cavalcata comincia infatti con una versione dal vivo di una fantasia di Gershwin, registrata a Trieste nell’estate 1992 dal trio di Luttazzi, con i fidatissimi Massimo Moriconi al contrabbasso e Sergio Conti alla batteria, e si conclude con un tributo a Cole Porter, dopo aver riproposto anche Jerome Kern. Fra i brani, da segnalare la doppia versione di “Buonanotte Rossana”, dedicata alla moglie: una affidata al tocco del pianista e compositore pordenonese Remo Anzovino (invitato proprio da Rossana a tenere un “concerto per Lelio” lo scorso anno a Roma al Palazzo delle Esposizioni) e una cantata da Simona Molinari (che ha portato a Sanremo 2013, in duetto con Peter Cincotti, l’inedito luttazziano “Dr. Jekyll Mr, Hyde”) inserita fra i tre “bonus” dell’album. Altri brani degni di nota: “Il giovanotto matto” rivisitato da Stefano Bollani, “Eccezionalmente sì” nella versione della cantante friulana Barbara Errico (che ha appena realizzato l’album “Sentimentale - Dedicato a Lelio Luttazzi”) e l’inedito “Innamoriamoci”, di Fausto Cigliano e Iskra Menarini, storica corista di Lucio Dalla, che nella raccolta interpreta invece la classicissima “Vecchia America”. Una curiosità. Nell’album, che abbraccia cinque decadi, dagli anni Sessanta a oggi, il brano più “recente” è l’inedita “Canzone senza pretese”, incisa appositamente da Musica Nuda (ovvero Petra Magoni e Ferruccio Spinetti) il 22 ottobre. Intanto, la mostra “Lelio Swing”, dopo Roma e Trieste, approda sabato nelle sale del leggendario (e felliniano) Grand Hotel di Rimini. Come i tanti triestini che l’hanno visitata al Magazzino delle idee, la mostra ricorda Luttazzi nelle sue varie espressioni: musicista, compositore, presentatore di trasmissioni Rai di successo (come “Studio Uno” con Mina), direttore d'orchestra, jazzista amante dello swing. In esposizione vinili, spartiti originali, memorabilia, vintage, elementi scenografici, installazioni artistiche. Il 27 dicembre, a Rimini, evento di beneficenza per raccogliere fondi per la Fondazione Luttazzi (info www.fondazionelelioluttazzi.it).

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