venerdì 14 agosto 2015

A MAJANO, UDINE, LA BAND DI LIGABUE, TRA PALCO E REALTÀ

“Tra palco e realtà” non è soltanto una delle canzoni di Ligabue più amate dal suo popolo (stava nel disco dal vivo “Su e giù da un palco”, del ’97). È anche il nome scelto dalla band del rocker di Correggio per la propria attività “live” autonoma, senza il popolarissimo capobanda. Stasera alle 21.30 sono all’Area Concerti di Majano (ingresso libero), a conclusione dell’edizione 2015 del tradizionale festival che si svolge nella città friulana. Sul palco ci saranno Fede Poggipollini e Mel Previte alle chitarre, Antonio Rigo Righetti al basso e Robby Pellati alla batteria: la stessa formazione che a settembre affiancherà Ligabue nel megaconcerto di Campovolo. Hanno scelto quel nome non a caso. Il brano in questione parla infatti del mestiere del cantante rock e di come esso venga percepito dal pubblico. Con una sorta di orgoglio misto a un pizzico di ingenuità l’artista cerca di comunicare il suo punto di vista, ma soprattutto il fatto che questa canzone lo rappresenti più personalmente e caratterialmente che professionalmente. In questo tour il gruppo festeggia due importanti anniversari: i loro dieci anni di carriera “autonoma”, senza il leader, ma anche il ventennale dall’uscita di “Buon compleanno Elvis”, uno degli album più importanti di tutta la discografia di Ligabue. E per celebrare degnamente questo anniversario, la band suonerà per intero questo album: da “Vivo o morto X” a “Hai un momento, Dio?”, da “Certe notti” a “Viva!”, da “I ragazzi sono in giro” a “Leggero”. Brani già passati alla storia del rock italiano degli ultimi anni, che vanno a formare un’autentica colonna sonora delle vite di tanti ragazzi. «Se mi trovo sul palco - dice Federico “Fede” Poggipollini, che suona con Ligabue dal ’94 - mi sembra che tutto sia cominciato ieri, ma se mi fermo e ci ragiono il periodo è davvero lungo. A pensarci mi stupisco. Ne abbiamo fatte di cose: album, concerti, i grandi stadi. Eppure c’è sempre rimasta addosso un’emozione di fondo, la voglia di dare sempre tutto. Mai routine, ecco». Ancora Poggipollini: «Il mio rapporto con Ligabue ha avuto tanti stimoli, non abbiamo mai dato per scontato niente e siamo (ancora) in piedi anche per questo. Tutto è cominciato nel settembre ’94. Non sapevo che fosse per Liga, ancora non famosissimo. Io ero uscito da poco dai Litfiba e tornato da un viaggio in India...».

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