lunedì 3 agosto 2015

MUSICI DI GUCCINI VEN A MAJANO

Francesco Guccini si è ritirato nella sua Pavana, appennino tosco-emiliano, fra libri da leggere e da scrivere. Ma la sua leggendaria band, quella che lo ha accompagnato per decenni nei suoi concerti, non se la sentiva di restare con le mani in mano. Né di cercare nuovi artisti con cui suonare. Ecco allora che i Musici - così hanno scelto di chiamarsi - sono ancora in tour, a far rivivere l’epopea del grande modenese. Venerdì alle 21.30 suonano a Majano, nell’Area concerti festival, e per il pubblico sarà un po’ come andare a un concerto di Guccini, anche se in assenza dello stesso. I Musici sono il chitarrista Juan Carlos “Flaco” Biondini, il pianista e tastierista Vince Tempera, il bassista Pierluigi Mingotti, il batterista Ivano Zanotti e Antonio Marangolo alle percussioni, al sax e alle tastiere. Il repertorio, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, è quello che i fan del nostro hanno da tempo mandato a memoria: da “La locomotiva” a “Il vecchio e il bambino”, da “Auschwitz” a “L’avvelenata”, da “Dio è morto” a “Noi non ci saremo”, passando per “Incontro”, “Vedi cara”, “Canzone delle osterie di fuori porta” («sarà forse perché è storia, sarà forse perché invecchio...»), “Autogrill”, “Cyrano”... Come da antica e consolidata tradizione gucciniana, il concerto comincia sempre da “Canzone per un’amica”. E qualche volta dalla scaletta spuntano piccole sorprese, per esempio brani come “Asia” e “Statale 17”, inseriti recentemente in alcune tappe di questo tour. Tra una perla e l’altra, nell’apprezzabile ma non facile tentativo di non far sentire troppo la pesantissima assenza, ci pensa il vecchio “Flaco” (Juan Carlos Biondini, argentino trapiantato in Italia dal lontano 1974) a raccontare qualche aneddoto legato alla storia e al significato delle canzoni. «Siamo qui - spiega - semplicemente per portare in giro ancora per un po’ di tempo le canzoni di Francesco, dopo che per quarant’anni le abbiamo suonate assieme a lui...».

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