Per i fan del Boss, il conto alla rovescia è quasi ultimato. “Wrecking ball”, il nuovo album di Bruce Springsteen, presentato in anteprima il 16 febbraio a Parigi, esce martedì. Sarà disponibile in versione standard (undici brani) e in una “special edition”, con due “bonus track” in più: “Swallowed up - In the belly of the whale” e “American land”, oltre a un libretto di 24 pagine.
In attesa di vederlo dal vivo in Italia (7 giugno a Milano, 10 a Firenze, 11 allo Stadio Rocco di Trieste), arriva dunque l’attesissimo nuovo lavoro, per il quale il rocker del New Jersey si è avvalso della collaborazione di Patti Scialfa, di alcuni membri della E Street Band, della Seeger Sessions Band, dei batteristi Matt Chamberlain e Steve Jordan e del chitarrista Tom Morello (già Rage Against The Machine e Audioslave). L’album è prodotto da Ron Aniello insieme a Springsteen e al produttore esecutivo Jon Landau, suo manager storico, famoso per aver mollato negli anni Settanta il lavoro di critico musicale, dopo aver scritto la frase: «Ho visto il futuro del rock’n’roll. Il suo nome è Bruce Springsteen».
A Parigi Landau ha detto: «In questo disco Bruce ha voluto assicurarsi che la gente capisse chiaramente il suo punto di vista sulla situazione americana attuale. È molto specifico ed è molto focalizzato sul contesto che conosce bene, non si sarebbe mai espresso in certi termini se avesse conosciuto altre situazioni in modo vago. Le prove dal vivo sono assolutamente fantastiche, la band suona benissimo. Bruce ha scavato il più possibile per arrivare a questa visione della vita moderna. I testi raccontano una storia che non si sente da nessun’altra parte e la musica è la più innovativa che abbia realizzato negli ultimi anni. Le composizioni sono tra le migliori della sua carriera...».
Album molto bello che riprende le Seeger Sessions unendole al classico ESB sound. Personalmente non lo trovo tra i migliori suoi prodotti ma certamente è un album da avere, come qualsiasi sua uscita del resto...
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