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venerdì 31 ottobre 2014
GILBERTO GIL a trieste, oggi alla Casa Musica, domani al Rossetti
Tutti prenotati i cento posti (scarsi) dell’Auditorium della Casa della musica, per l’incontro di oggi alle 17.30. Ancora biglietti disponibili per il concerto di domani sera al Politeama Rossetti.
Insomma, il conto alla rovescia per il “doppio incontro” triestino con Gilberto Gil, uno dei grandissimi della musica popolare - brasiliana ma non solo - del Novecento, è ormai giunto agli sgoccioli.
Le tappe italiane del “Solo Tour 2014” hanno portato nei giorni scorsi l’artista a Roma, Fabriano e Cesena; dopo la “due giorni” triestina - organizzata da Veneto Jazz in collaborazione con la Casa della musica di Trieste e Fvg Festival - il tour si concluderà a Padova il 6 novembre.
Alla tappa nel capoluogo giuliano Gil riserverà una attenzione speciale. Oggi visiterà infatti la struttura della Casa della musica (in via Capitelli 3, accanto a piazza Cavana, a due passi dal salotto buono di piazza Unità, tel 040 307309), centro di eccellenza nella promozione musicale e nel sostegno al talento giovanile, completo di sala di registrazione, quasi più conosciuto all’estero che in patria.
Nel piccolo auditorium del sodalizio, alle 17.30 (ingresso libero fino a esaurimento dei posti), nell’ambito di un incontro coordinato da Gabriele Centis, direttore artistico della “Casa”, il musicista brasiliano parlerà della sua quarantennale esperienza artistica, delle tradizioni musicali del suo paese e del continente sudamericano, ma anche della sua esperienza di ministro della cultura nel governo Lula, dal 2003 al 2008.
«Era un momento - ha detto l’artista, classe 1942, nato a Salvador - di grande cambiamento politico. Lula rappresentava qualcosa di nuovo, collaborare con lui è stato stimolante: ho avuto la possibilità di proporre nuove direzioni e idee per la cultura. Che aiutassero a includere tutti quelli che erano tagliati fuori. Il contributo che potevo dare l’ho dato...».
Quello di oggi pomeriggio dovrebbe essere un incontro solo “parlato”, ma non si sa mai. L’attesa degli appassionati è comunque e ovviamente focalizzata soprattutto sul concerto di domani sera al Rossetti. Concerto tutto acustico, con Gilberto Gil (di solito si presenta biancovestito) da solo sul palco in compagnia soltanto della sua chitarra. A proporre un viaggio intimista attraverso la sua lunga e ricca storia musicale.
«Io e mia moglie Flora - ha spiegato il musicista - abbiamo deciso di fare un viaggio per vedere i posti storici che non avevamo mai visitato. Una vacanza da turisti, io e lei, con un’automobile per spostarci liberamente. E così ho deciso di fare anche dei concerti. Insomma, siamo soli io, lei e la mia chitarra...».
Il tour che arriva a Trieste segue l’uscita dell’album “Gilbertos Sambas”, uscito a maggio 2014 (Sony Jazz & Classics), in cui il padre del Tropicalismo rende omaggio al suo maestro João Gilberto. «Ascoltare Gil che suona João – scrive nelle note di copertina l’amico e compagno di tante cose della vita, fra cui l’esilio a Londra negli anni della dittatura, Caetano Veloso - significa entrare in contatto con l’avventura stessa della nostra musica e della nostra vita». Nel disco, tributo al padre della bossa nova, anche il figlio Bem e Moreno Veloso, figlio di Caetano
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