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venerdì 17 ottobre 2014
MARCO CAPPELLI, lunedì a trieste, teatro miela
Metti un chitarrista napoletano a New York. Che vive e lavora da dieci anni negli Stati Uniti. Ma non dimentica le sue radici e torna spesso a suonare nel suo Paese. Lui si chiama Marco Cappelli, e con il suo Acoustic Trio lunedì alle 21 sarà in concerto al Teatro Miela.
«Il mio background - spiega il musicista - è quello di un chitarrista classico: dopo il diploma al conservatorio a Napoli ho studiato con Oscar Ghiglia alla Musik Akademie di Basilea e ho suonato molta musica contemporanea, approdando poi a New York dove ho sviluppato in particolare i miei interessi legati al jazz e alla musica improvvisata».
Perchè New York?
«Ormai sono passati dieci anni. Accadde tutto un po’ per caso. New York è la mecca di tutti i musicisti, e io mi interessavo a certe musiche d'avanguardia che lì hanno casa da sempre. Studiando repertori contemporanei un po’ “estremi” mi imbattei nel “Book of heads” di John Zorn, e conobbi Marc Ribot, che di quelle musiche è stato il primo interprete. Marc mi invitò a passare un mese a New York nel 2002, ma mi trovai talmente a mio agio che decisi di rimanervi».
Che legami ha con l’Italia?
«Torno spesso. Insegno per metà dell'anno al Conservatorio di Palermo, facendo salti mortali per conciliare insegnamento e concertismo. E suono stabilmente con due formazioni italiane: l’Ensemble Dissonanzen di Napoli e Italian Surf Academy, un quartetto con il batterista Francesco Cusa, il bassista Luca Lo Bianco e VJ Lapsus (Andrea Pennisi). Siamo appena tornati da un tour fantastico in Asia e California».
Cosa suona a Trieste?
«Farò tappa a Trieste il giorno dopo aver suonato al Novara Jazz Festival, sulla strada verso il Belgrade Jazz Festival e altri concerti tra Slovenia, Croazia e Serbia. Sono in tour con un nuovo progetto del mio Acoustic Trio, formazione dal sound squisitamente newyorkese con il bassista Ken Filiano e il percussionista Satoshi Takeishi».
«Nell’occasione - prosegue - debuttiamo con un progetto nuovo, che include un ospite prestigioso: il clarinettista Oscar Noriega. Con l’Acoustic Trio abbiamo due dischi all’attivo, entrambi dedicati a scrittori di “noir”. Il primo s’intitola "Les Nuages en France" ed è dedicato a Fred Vargas, mentre il secondo - pubblicato nel 2013 per l'etichetta Tzadik di John Zorn - s’intitola “Le stagioni del commissario Ricciardi”, dedicato allo scrittore Maurizio De Giovanni».
«La prossima settimana - conclude Cappelli - saremo al Teatro Garibaldi di Palermo per un lavoro teatrale con l’attore Andrea Renzi su un testo inedito proprio di Maurizio De Giovanni. Lo spettacolo s’intitola “Sonata per il commissario Ricciardi”».
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