venerdì 10 febbraio 2012

SANREMO, EMMA PRIMA PER BOOKMAKERS

Emma prima, Pierdavide Carone secondo, Samuele Bersani terzo. Mancano ancora tre giorni all’inizio del Festival di Sanremo (da martedì a sabato), ma a sbirciare le quote dei bookmaker il podio della 62.a edizione sarebbe già ben che definito. La cantante fiorentina di nascita e pugliese d’adozione, già seconda lo scorso anno assieme ai Modà, è data a 5 (un euro giocato, cinque vinti) con la sua “Non è l’inferno”. Dietro di lei, dati entrambi a 6, “Nanì” del giovane cantautore lanciato da “Amici” (che su questo progetto sta collaborando con Lucio Dalla, atteso all’Ariston per dirigere l’orchestra ma che forse farà anche una capatina sul palco...) e “Un pallone” di Bersani.
Seguono, sempre per i bookmaker, Nina Zilli (che ieri ha detto: «Se incontrerò Celentano gli bacerò le mani, come si fa con i grandi. Da giovanissima ero innamorata di lui...»), la strana coppia Gigi D’Alessio e Loredana Bertè, Francesco Renga e Noemi. Ancora più giù Eugenio Finardi, Irene Fornaciari e Arisa, mentre le vittorie più improbabili sarebbero quelle di Chiara Civello (data a 23) e dei Marlene Kuntz (a 26).
Intanto proseguono prove e preparativi. Sotto i riflettori sempre Adriano Celentano, cui la Rai ha bloccato uno degli spot promozionali (quello con l’invito provocatorio di anni fa a cambiare canale e sintonizzarsi su Canale 5...). L’altra sera, dopo una lunga sessione di prove, l’ex Molleggiato ha detto: «Se Sanremo è rock o lento? Con Gianni Morandi il Festival sarà hard rock».
Il conduttore, nonchè vecchio amico, lo ripaga così: «Sono cinquant’anni che Celentano fa spettacolo e non ha mai fatto danni, la Rai dovrebbe fidarsi di più». Rivelando che «mi voleva nel suo gruppo quando avevo 17 anni, ma il mio impresario non volle perchè la star sarebbe stata sempre e solo lui. Eppure, fosse stato per me, sarei andato con lui. Ancor oggi mi piacerebbe fare parte di un clan in cui il capo è lui. Lo guardo sempre con occhi di grande rispetto. Lo stimo tantissimo. I miei primi dischi erano molto vicini al suo stile, volevo imitarlo nelle mosse»

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