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sabato 15 novembre 2014
DAMIEN RICE, my favourite faded fantasy
DAMIEN RICE
“My favourite faded fantasy”
(Warner)
A otto anni dal precedente album, il cantautore irlandese torna con una raccolta di canzoni «cantate direttamente guardando lo specchio delle metafore». Alcuni lo considerano una sorta di Salinger della musica pop, incline alla purezza e all’autenticità musicale, scappato dai riflettori e dal successo che aveva premiato i suoi esordi. Con questo album, finito di registrare fra i ghiacci dell’Islanda, l’artista prosegue la sua strada da solo, dopo la rottura musicale e personale con Lisa Hanningan.
Anche se la voce in falsetto del brano che dà il titolo e apre l’album, quella che fra archi e chitarre elettriche canta «Conosco qualcuno che potrebbe recitare la parte, ma non sarebbe lo stesso come con te...», somiglia tanto a quella dell’ex compagna.
A parte questo, disco di grande poetica, che trasuda sincerità, fra arpeggi di chitarra acustica, pianoforte e archi. E quella voce capace di scavarti nell’anima. Un gioiellino.
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