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martedì 18 novembre 2014
TORNA BAND AID di BOB GELDOF, contro l'ebola
Sarà il singolo più ascoltato (e scaricato) delle vacanze natalizie. È stato registrato sabato a Londra e presentato l’altra sera all’X Factor inglese. Stiamo parlando di “Do they know it’s Christmas” nella versione dei “Band Aid 30”. Ovvero: One Direction, Bono, Ed Sheeran, Paloma Faith, Midge Ure, Chris Martin dei Coldplay, Ellie Goulding, Rita Ora, Emeli Sande, Sinead O’Connor e altre star della musica pop, chiamate nuovamente a raccolta per un fine benefico da Bob Geldof, che nel 1984, trent’anni fa, fondò Band Aid e promosse la prima registrazione del brano, nel frattempo diventato un classico.
Stavolta il fine è quello di raccogliere fondi per la lotta contro il virus dell’ebola. Trent’anni fa l’obbiettivo era combattere la carestia in Etiopia. Diedero vita, anzi, voce a quella prima versione stelle come Boy George, Duran Duran, Spandau Ballet, Paul Young, Culture Club, George Michael, Kool and the Gang, Sting, Bono e Adam Clayton degli U2, Phil Collins, Paul Weller... Il disco raccolse otto milioni di sterline, provocò la risposta statunitense di “We are the world” e fu all’origine dell’intero progetto “Live Aid”.
Nel ventesimo anniversario della prima registrazione, nel novembre 2004, fu realizzata una nuova versione. Progetto promosso da Chris Martin dei Coldplay, con la partecipazione di Geldof e Midge Ure. Nel “Band Aid 20” c’erano fra gli altri Danny Goffey dei Supergrass, Thom Yorke dei Radiohead, Paul McCartney, Dido, Skye Edwards dei Morcheeba, Joss Stone, Robbie Williams...
Nella versione 2015, il testo è stato aggiornato all’emergenza attuale: «Non vi è pace e gioia - cantano gli artisti - questo Natale in Africa occidentale. L’unica speranza che la gente avrà sarà quella si sopravvivere. Dove il comfort è da temere, dove ogni contatto fa paura, come si può credere che è davvero Natale per tutti...».
Geldof ha segnalato che il governo britannico ha rinunciato alle tasse sul singolo, in modo da poter devolvere in beneficenza l’intero incasso dell’iniziativa. E ha detto: «Questa è una canzone, ma anche un evento, e adesso la scommessa è riuscire a farla diventare un fenomeno come lo diventò nel 1985».
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