martedì 11 novembre 2014

FILM JIMI HENDRIX. E Modà

Doppio appuntamento al cinema per gli amanti della musica rock e pop. Esce oggi (nella nostra regione all’Uci Cinemas di Fiume Veneto, Pordenone) “All is by my side”, il film-tributo su Jimi Hendrix. Sempre oggi e domani (nel Friuli Venezia Giulia alle “Torri” di Trieste, ma anche a Villesse, Pradamano e Torreano di Martignacco), per un pubblico diverso ma forse ancor più numeroso, arriva nelle sale in contemporanea via satellite “Modà - Come in un film”. Quello al chitarrista scomparso nel ’70, si tratta di qualcosa di più di un omaggio all’eccezionale chitarrista di Seattle, nel film di John Ridley (regista premio Oscar per la sceneggiatura di “12 anni schiavo”) interpretato da Andrè Lauren Benjamin (in arte Andrè 3000, cantante degli OutKast) con uno stile che il Los Angeles Times ha definito “ipnotico”. Un racconto scandito dal suono della chitarra, che si interessa più dell’uomo che del mito, e che narra i dodici mesi più importanti della vita di Hendrix: dall’incontro nel ’66 con Linda Keith, che gli farà da mecenate, fino alla storica esibizione nel ’67 a Monterey. Dove dando materialmente fuoco alla sua chitarra entrò nella sfera del mito e diventò il simbolo di una generazione. «È un film straordinario - ha affermato Donn Alan Pennebaker, autore di “Jimi plays Monterey” -, e lo posso dire non solo perché Jimi era un amico ma soprattutto perché l’ho visto suonare a Monterey. Un ritratto autentico di Jimi, sia del suo talento che della sua personalità». Cambiamo registro, facciamo un salto di quasi mezzo secolo e parliamo dei Modà. Il film concerto, regia di Gaetano Morbioli, rilancia sul grande schermo il concerto allo Stadio San Siro di Milano dello scorso luglio. Canzoni alternate a scene e frammenti, che nelle intenzioni del loro leader Kekko Silvestre vanno a comporre un reportage, quasi un racconto corale che ha per protagonista uno dei gruppi pop più amati dai giovani negli ultimi anni. «Per raggiungere un sogno - dice Silvestre - bisogna inseguirlo, bisogna proteggerlo, bisogna avere la forza di perseverare e di combattere, bisogna avere fede e stima di se stessi. Ma per raggiungere un sogno spesso bisogna fidarsi di alcuni segnali, e a volte dare peso e senso ai sogni stessi...». Ma per la musica al cinema è un grande momento. È infatti di ieri la notizia che “Hai paura del buio?”, storico album degli Afterhours pubblicato nel ’97, uscirà il 26 novembre sotto forma di film-concerto per Feltrinelli Real Cinema. «Volevo fosse un film scuro e senza tempo, che - come il loro disco - non invecchiasse mai», spiega il regista Giorgio Testi, che ha già lavorato con star come Blur, Rolling Stones, Killers, Smashing Pumpkins. Nel cofanetto in vendita nelle librerie il film sarà accompagnato da un libro fotografico, con scatti di Andrea Samonà e testi del regista, degli Afterhours e dello stesso fotografo.

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