domenica 3 novembre 2024

SAN GIUSTO D’ORO A ENRICO SAMER, TARGA ALLA RETE SOLIDALE TRIESTE

 SAN GIUSTO D’ORO A ENRICO SAMER, TARGA ALLA RETE SOLIDALE TRIESTE 


Il San Giusto d’oro 2024 va a Enrico Samer, la targa speciale del premio alla Rete Solidale Trieste. Lo ha deciso l’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani, che organizza il premio – nato nel 1967 su iniziativa del Gruppo Giuliano Cronisti e giunto alla 58.a edizione – con la collaborazione del Comune di Trieste e il sostegno della Fondazione CrTrieste. La decisione è stata assunta dal sindacato regionale dei giornalisti dopo l’attento lavoro di selezione delle candidature svolto dal “comitato dei saggi” coordinato da Furio Baldassi.
“Con l’edizione di quest’anno - spiega Carlo Muscatello, presidente dell’Assostampa Fvg - uniamo la Trieste del lavoro, della crescita, dello sviluppo, e la città della solidarietà, dell’accoglienza, dell’aiuto agli ultimi: elementi che non devono mai mancare e devono andare di pari passo in ogni comunità. Il premio a Enrico Samer è il dovuto riconoscimento al lavoro di un grande professionista, di un’azienda e di una famiglia che rappresentano la parte migliore di una Trieste che vuole giocare il suo ruolo di primo piano sul palcoscenico europeo. La città cresce, sa di avere molte potenzialità e il suo rapporto con il mare gioca una parte di fondamentale importanza in qualsiasi prospettiva di sviluppo. Trieste è il suo mare, il suo porto, ma anche le infrastrutture che devono ancora crescere. La famiglia Samer lo ha sempre saputo. Come ha sempre saputo che la logistica ha un ruolo cruciale per Trieste, per lo sviluppo del suo porto e per il suo futuro”.
“La targa speciale alla Rete Solidale Trieste - aggiunge Muscatello - vuole accendere un riflettore sull’altra città, quella che si spende e si espone e non esita a sporcarsi le mani per aiutare gli ultimi, in questo caso i migranti che attraverso la Rotta Balcanica arrivano nel capoluogo giuliano e qui si fermano spesso per un tempo breve, prima di proseguire il proprio viaggio di speranza verso un futuro migliore, verso una vita degna di esser vissuta. Si è per fortuna posta fine alla drammatica emergenza del Silos accanto alla stazione ferroviaria, ma il problema dell’accoglienza e dell’assistenza a queste persone non è ancora risolto. Un grazie e un plauso da parte nostra alle realtà riunite nella Rete Solidale Trieste, che garantiscono un aiuto a queste donne e a questi uomini”.
La cerimonia di consegna del premio e della targa si terrà nelle prossime settimane, come da tradizione, nell’aula del consiglio comunale del Municipio triestino.

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Enrico Samer

Imprenditore di spicco di Trieste, Enrico Samer è presidente e amministratore delegato della Samer & Co. Shipping SpA, uno dei principali operatori logistici italiani con sede nel capoluogo giuliano e operazioni che si estendono nel sud-est Europa. Ha legato il suo nome e quello dell’azienda di famiglia soprattutto alla cosiddetta Autostrada del mare, che congiunge l’Europa alla Turchia. Recentemente, è stato nominato Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella. Fa parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Luigi Einaudi, un ruolo significativo che sottolinea la sua influenza e i suoi contributi nei settori imprenditoriale e culturale. Mecenate nel mondo dello sport, ha legato il suo nome alla rinascita della pallanuoto locale e recentemente è entrato anche nella Triestina Nuoto, oltre a realizzare personalmente il Trieste Campus di via Locchi, eccellente realtà polisportiva. Il Gruppo Samer conta oltre seicento dipendenti in Italia e all’estero. Nato nel 1957, Enrico Samer porta avanti con successo, assieme alla sorella Lilli, il lavoro avviato tanti anni fa dal padre Dario, mancato poco tempo fa.


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Rete Solidale Trieste

Il coordinamento unisce le forze di sette realtà che si impegnano a Trieste sui temi delle migrazioni e dell’accoglienza, sostenendo il diritto alla dignità di tutte le persone, il diritto a chiedere asilo, a ricevere accoglienza e quello alla libertà di movimento. Il primo e più importante impegno consiste nel rispondere ai bisogni delle persone in arrivo a Trieste, bisogni elementari spesso ignorati dalle istituzioni. Negli ultimi anni hanno sopperito alla mancanza di servizi e strutture pubbliche in città con azioni di sostegno quotidiane finanziate prevalentemente da donazioni private. Le diverse attività della Rete permettono alla maggior parte delle persone che arrivano a Trieste di avere un primissimo supporto materiale e un orientamento legale. Un’altra attività importante è quella di redigere regolari rapporti sulla situazione delle persone migranti in arrivo a Trieste (“Vite abbandonate”, “Silos vuoto strade piene”…), che contengono dati, analisi, ma anche raccomandazioni alle istituzioni. 

La rete è composta dalle seguenti realtà:

— Comunità di San Martino al Campo

— Diaconia Valdese

— DONK-Humanitarian Medicine

— ICS-Consorzio Italiano di Solidarietà

— International Rescue Committee

— Linea d’Ombra

— No Name Kitchen 

venerdì 20 settembre 2024

QUEL CONTRATTO SCADUTO DA TROPPO TEMPO / da newsletter Ordine giornalisti Fvg

 dalla newsletter Ordine Giornalisti Fvg:

Trattative per il rinnovo del contratto? Se ne riparla a metà ottobre. È quanto ci è stato comunicato la settimana scorsa, nell’ultima giunta con la consulta delle associazioni di stampa. 

Il contratto di lavoro dei giornalisti italiani, firmato dalla Fnsi e dalla Fieg, attende di essere rinnovato da dieci anni. Ciò significa che per questo lungo periodo di tempo nelle paghe dei giornalisti non è stata recuperata nemmeno l’inflazione.

Nella primavera scorsa le due federazioni si sono incontrate di nuovo, per la prima volta dopo tanto tempo, e hanno concordato almeno su un punto: la necessità di arrivare a un nuovo accordo.

Per la verità, quello di arrivare al rinnovo contrattuale è stato l’unico elemento condiviso, in quella riunione. Da parte sindacale, oltre all’urgenza del recupero di dieci anni di inflazione, è stata sottolineata l’esigenza non più rinviabile di svolgere un'opera di ricostruzione dell'impianto contrattuale, che non è più al passo coi tempi. 

«Serve un diverso modello organizzativo – aveva detto in quell’occasione Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi –, che includa nuove figure professionali che trovino il loro giusto inquadramento contrattuale». Ricordando l’urgenza di stabilizzare il lavoro precario.
Gli editori, come già più volte in passato, hanno sottolineato 
le difficoltà che da anni vive il settore, chiedendo maggior flessibilità e diversi automatismi per quanto riguarda le nuove assunzioni. E sollecitando l’intervento del governo per la difesa del giornalismo professionale e di qualità.

Purtroppo oggi il contratto scaduto da tanti anni, e di fatto in regime di prorogatio, viene superato e disatteso in molte redazioni. Abbiamo dunque di fronte un'opera di vera e propria “ricostruzione contrattuale”.
L'incontro della primavera scorsa si era chiuso con l’impegno condiviso di creare tavoli di approfondimento su ogni tema contrattuale. Sono passati diversi mesi. Se ne riparla, come detto, a metà ottobre. Bisogna muoversi, bisogna far presto. Perché senza un rinnovo contrattuale degno di questo nome si mette a rischio tutto il mondo dell’informazione.

 

Carlo Muscatello

presidente Assostampa Fvg

mercoledì 10 luglio 2024

RADIO UNO RAI FVG, RIPARTE “VINTAGE”

 Giovedi 4 luglio alle 11.20, su Radio Uno Rai Fvg (streaming su www.sedefvg.rai.it, podcast su RaiPlaySound), parte la quarta stagione di “Vintage”, con Carlo Muscatello e Leonardo Zannier. Ospite in studio Dario Diviacchi, storico dj che ha lavorato nelle discoteche, alla radio e in televisione. Con lui si parlerà di come è cambiato il mondo dell’intrattenimento musicale. Collegamento telefonico con Giovanna Famulari, violoncellista triestina, finalista al Premio Tenco con l’album realizzato con Chiara Raggi. Storica collaboratrice di Tosca, Famulari è reduce da tournée teatrali con Aldo Cazzullo e Moni Ovadia. Intervento semiserio di Jack Calcagno. Musiche di Bruce Springsteen, Francoise Hardy, Claudio Baglioni, David Bowie, Drupi… “Vintage” andrà in onda tutti i giovedì di luglio, agosto e settembre.

martedì 4 giugno 2024

ASSOSTAMPA FVG, BILANCI APPROVATI ALL’UNANIMITÀ

 Si è svolta a Trieste l’assemblea generale dell’Assostampa Fvg, che ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2023 e quello preventivo 2024. Bilanci purtroppo con il segno meno, a seguito del passaggio dell’Inpgi 1 all’Inps e del conseguente, drastico ridimensionamento dei rimborsi versati da quello che era l’Inpgi 2 per i servizi che l’Assostampa Fvg continua a garantire a quello che è ormai l’Inpgi superstite. La situazione è difficile ma non drammatica, ha detto il presidente Carlo Muscatello, grazie alle riserve accumulate negli anni con una gestione sobria e oculata. Ma è chiaro che in prospettiva bisognerà ricalibrare la struttura, l’attività e le iniziative dell’Assostampa alla luce della mutata situazione.

Il tesoriere Nikola Filipovic ha illustrato nel dettaglio i bilanci, mentre il presidente dei Revisori dei conti Piero Trebiciani ha invitato i colleghi ad approvarli.

Muscatello si è congratulato con Maurizio Bekar, neoeletto delegato Fvg all’assemblea generale Inpgi; ha segnalato che, nonostante il calo generalizzato degli iscritti, il sindacato regionale nel 2024 può contare su molte nuove adesioni; ha ricordato la recente riapertura del tavolo per rinnovo contrattuale.

All’assemblea, aperta con un saluto del presidente dell’Ordine regionale Cristiano Degano (“A fronte di una professione che cambia, il processo di riforma procede molto lentamente, mentre procede l'approvazione di norme che tendono a limitare il diritto di cronaca”), ha partecipato da remoto la segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante.

La segretaria ha ricordato come la Fnsi si stia impegnando sul tema della dignità della professione, a partire dalla lotta alle leggi che limitano la liberta di stampa e il lavoro dei giornalisti. L’obiettivo è ridare dignità al lavoro dei giornalisti, a partire dalla lotta al lavoro precario e per una retribuzione dignitosa.

Riguardo il contratto è vero che le posizioni sono distanti, ma la Fnsi intende lavorare sia sul fronte delle retribuzioni, che sono rimaste ferme in questi anni, al contrario dei dividendi delle società. La conferma della difficoltà della situazione è la difficoltà nel trovare nuovi giornalisti fra i giovani.

“C'è la possibilità di fare un accordo - ha detto Alessandra Costante -, ma se gli editori scapperanno dal tavolo come hanno fatto negli anni passati, siamo intenzionati a portare la categoria fino allo sciopero. Dobbiamo combattere per il diritto al lavoro, con retribuzioni dignitose, e per la libertà d'informazione”.

giovedì 23 maggio 2024

LUN 3 GIUGNO ASSEMBLEA ASSOSTAMPA CON SEGRETARIA FNSI COSTANTE

 LUNEDÌ 3 GIUGNO ASSEMBLEA ASSOSTAMPA

CON LA SEGRETARIA FNSI COSTANTE 



di Carlo Muscatello*


Lunedì 3 giugno alle 15, al Circolo della stampa di Trieste (Corso Italia 13, primo piano), si terrà l’assemblea generale dell’Associazione della stampa del Friuli Venezia Giulia. È l’appuntamento annuale previsto dallo Statuto per la presentazione dei bilanci, ma è anche da sempre l’occasione per fare il punto della situazione del nostro sindacato unitario, sia a livello regionale che a livello nazionale. Al proposito, possiamo confermare che parteciperà la segretaria generale della Fnsi, di cui siamo articolazione territoriale, Alessandra Costante.

Si diceva i bilanci. Ebbene, dopo tanti anni di segni più, purtroppo stavolta il bilancio consuntivo 2023 e quello preventivo 2024 sono in rosso. È ovviamente la conseguenza diretta della fine dell’Inpgi, i cui rimborsi per i servizi da noi erogati all’istituto, assieme ad anni di gestioni sobrie e oculate, ci hanno permesso di mettere da parte dei fondi importanti, che ora non rendono la nostra situazione drammatica. Difficile, come quella di tutte le altre associazioni regionali, ma non drammatica.

Ora i rimborsi da quello che un tempo era l’Inpgi 2, e ora è l’Inpgi “superstite”, sono meno della metà di quanto ricevevamo fino a due anni fa. E dalla cifra va sempre detratto il 5% che spetta, ai sensi della vecchia convenzione, al fiduciario regionale. Ma tutto il quadro verrà esposto e spiegato nell’assemblea da Nikola Filipovic, tesoriere dell’Assostampa.

La partecipazione della segretaria generale Alessandra Costante sarà quanto mai preziosa, anche perché pochi giorni fa si è riaperto il dialogo con la Fieg per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da molti anni. Molto positivo il fatto che le parti abbiano ripreso a parlarsi attorno a un tavolo, negativa dal nostro personale punto di vista la premessa degli editori: “Ci serve un contratto più flessibile - hanno detto - e con diversi automatismi per quanto riguarda le nuove assunzioni”. Ancora flessibilità, insomma, dopo tutta quella concessa nei precedenti rinnovi e, di fatto, ulteriore riduzione del costo del lavoro. Non è una buona premessa. Stabilizzazione del lavoro precario e recupero economico non solo dell’inflazione di tutti questi anni sono invece solo due dei punti in cima all’agenda del sindacato. Vedremo presto se ci sarà spazio per una trattativa costruttiva. O se le posizioni delle parti rimarranno distanti.


* presidente Assostampa Fvg

giovedì 9 maggio 2024

GIOVANNA MARINI / su Articolo 21

 GIOVANNA MARINI, COLONNA SONORA DI UN’ITALIA CHE PURTROPPO NON C’È PIÙ


Basterebbe riascoltare “I treni per Reggio Calabria”, oppure “Lamento per la morte di Pasolini”, per cogliere fra i brividi la grandezza assoluta di un’artista come Giovanna Marini, scomparsa a ottantasette anni nella sua Roma, dopo una breve malattia.

Amava definirsi “cantastorie”, sappiamo che è stata e sempre sarà molto di più. Studiosa, ricercatrice, cantante e chitarrista che aveva approfondito lo studio dello strumento a sei corde nientemeno che con Segovia, a partire dagli anni Sessanta si dedicò al recupero e alla divulgazione della tradizione musicale popolare di casa nostra. Oggi “Bella ciao” è universalmente famosa, ma il merito di averla fatta cantare in tutto il mondo va originariamente a un suo spettacolo con il Nuovo Canzoniere Italiano, al Festival dei Due Mondi di Spoleto del 1964.

La frequentazione con Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini, la collaborazione con gli etnomusicologi Roberto Leydi e Gianni Bosio, con Dario Fo, Paolo Pietrangeli, Ivan Della Mea, Gualtiero Bertelli, e poi i Dischi del Sole, e la Scuola Popolare di Musica di Testaccio a Roma, che contribuì a fondare nel 1975. La sua discografia è ricchissima, quasi infinita, ma va citato almeno “Il fischio del vapore”, realizzato nel 2002 con Francesco De Gregori, almeno per il merito di aver fatto conoscere anche ai più giovani alcune delle perle della nostra canzone popolare.

Giovanna Marini è stata la colonna sonora di un’Italia che guardava con speranza e fiducia al futuro, dopo la tragedia del fascismo, della guerra, della povertà. Un’Italia che forse e purtroppo non c’è più, o sopravvive residuale sotto gli attacchi di una destra al governo mai così pericolosa.

 

Carlo Muscatello

martedì 26 marzo 2024

L’IMPORTANZA DELL’INFORMAZIONE, LA CENTRALITÀ DEL SINDACATO (newsletter Ordine)

 Non ci fosse Sergio Mattarella, anche noi giornalisti spesso ci sentiremmo più soli. Il Presidente della Repubblica, l’altro giorno all’inaugurazione della nuova sede dell’Associazione della Stampa Estera, a Roma, ha ricordato a tutti che il ruolo della libera stampa «è un presidio indispensabile della libertà delle persone».

«Fino a due anni fa - ha aggiunto - l'Europa viveva in una ‘epoque de paix’ che cerchiamo e speriamo di riuscire a difendere e ripristinare, estinguendo venti e fuochi di guerra che si stanno manifestando dentro e accanto all'Europa».

«Quello in cui viviamo – ha detto ancora Mattarella – è un mondo sempre più integrato, raccolto e interconnesso che necessita di rapporti collaborativi e non conflittuali, e in questo il ruolo della stampa è fondamentale».

Ecco, a volte qualcuno sembra dimenticare questo ruolo, questa funzione costituzionale. Come molti, anche all’interno del nostro mondo, il mondo dell’informazione, sembrano dimenticare la centralità e l’importanza del sindacato dei giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa, di cui l’Assostampa Fvg é articolazione territoriale.

Tante volte, in passato, ci siamo soffermati su notizie non buone. La crisi economica, che mette a rischio la tenuta stessa di tutto il sistema dell’informazione. Il difficile cambio di passo, quando anni fa siamo passati al digitale, che ancora non garantisce gli introiti a cui il nostro mondo era abituato. La perdita, appena due anni fa, dell’autonomia previdenziale per la nostra categoria. Il contratto di lavoro che ancora non riusciamo a rinnovare. Il precariato, i tanti giovani (e meno giovani) che lavorano per pochi euro. Le leggi bavaglio e anche le querele bavaglio…

In questo quadro, segnaliamo due fatti in controtendenza, che ci danno qualche speranza per il futuro. Innanzitutto il 2024 si è aperto, si sta aprendo con tante colleghe e tanti colleghi che si sono iscritti per la prima volta al nostro sindacato regionale. Pubblicisti, praticanti, professionisti, persino pensionati che in passato non lo avevano fatto, ora, in questi tempi difficili, hanno compreso l’importanza di dare forza con la propria iscrizione al sindacato unitario dei giornalisti. Speriamo che altri, tanti altri seguano il loro esempio.

Ma c’è un altro fatto che ci fa ben sperare e conferma la centralità del nostro sindacato nel sistema informazione. Come sapete, il nuovo editore del Messaggero Veneto, del Piccolo, dei quattro quotidiani veneti e del sito d’informazione economica ex Gedi ha presentato alla fine del 2023 un piano di crisi volto, almeno secondo l’editore, innanzitutto a “un ricambio generazionale”. 

Ebbene, la Fnsi, il Sindacato Veneto e l’Assostampa Fvg hanno posto la loro firma al Ministero del Lavoro in calce al piano solo a patto che ai trentasei esuberi corrispondessero trentasei assunzioni. Fino a qualche anno fa la legge prevedeva in questi casi il rapporto di tre a uno: escono tre giornalisti, ne entra uno. Attualmente il rapporto è di due a uno: escono due, entra uno.

La Fnsi e i due sindacati regionali hanno ottenuto, per la prima volta in Italia, il rapporto di uno a uno: viene prepensionato un giornalista, l’azienda ne deve assumere un altro. E ciò sta già avvenendo a Trieste, a Udine, in Veneto. Potrebbe essere l’inizio di un’inversione di tendenza. Il mondo dell’informazione ne ha bisogno.

 

Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg

(dalla newsletter Ordine giornalisti Fvg)