giovedì 30 novembre 2017

NICK CAVE 17-7 AL LUCCA SUMMER FESTIVAL


Nick Cave & The Bad Seeds tornano sul palco del Lucca Summer Festival a distanza di 5 anni intensi che hanno visto tra le altre cose l’uscita di un docufilm sull’Artista Australiano ma soprattutto dell’ultimo album Skeleton Tree, acclamato unanimemente dalla critica mondiale.
Una nuova occasione per il pubblico del Lucca Summer Festival per perdersi tra le atmosfere sognanti delle melodie del gruppo e l’intensità poetica dei testi di Nick Cave.

Nick Cave è un Bad Seed. E’ un fatto semplice ma troppe volte ignorato. Nella nomenclatura classica del rock dove gli Artisti sono classificati come front man / backing band le nozioni preconcette di importanza sono inerenti. E’ facile focalizzarsi su Cave ed ignorare il fatto che in studio, e ancora di più sul palco, si trova spalla a spalla con un gruppo di musicisti con cui crea qualcosa di oltre ciò che ognuno di loro raggiungerebbe da solo. E’ ciò che Burroughs e Gysin chiamavano la Terza Mente “quando metti due menti insieme c’è sempre una terza mente, una mente superiore, un collaboratore che non si vede”. Questa fusione di menti nel processo collaborativo dei Bad Seed li ha visti svilupparsi in uno dei più esaltanti e influenti gruppi di musicisti degli ultimi 30 anni.

The Bad Seeds si sono formati nel 1983 dopo che il gruppo precedente di Cave, The Birthday Party, si è disintegrato dopo durante una burrascosa ultima sessione di registrazione a Berlino. Libero dalle costrizioni di quello che è stata un tradizionale, anche se straordinaria, rock band, Cave assemblò un nuovo gruppo di visionari musicisti in modo da spingersi oltre i confini del rock contemporaneo.

La reputazione dei Bad Seeds è fondata sull’abilità di creare brani  capaci di vivere come opere d’arte. 
Lo struggente The Boatman’s Call (1997) è un capolavoro d’inquietudine, Abattoir Blues / The Lyre of Orpheus (2004) è uno dei pochi grandi doppi album e Dig, Lazarus Dig!! (2008) rinvigorito da esperimenti di garage rock dello spin off della band Grinderman è viscerale come tutto ciò che la band ha creato fin dai suoi esordi post-punk. Dopo essersi affermati come una delle band più creative del panorama mondiale Push The Sky Away (2013), dall’inno sepolcrale We No Who U Rfino all’epica Jubilee Street, fissa un nuovo riferimento per i Bad Seeds dove la sperimentazione strumentale si unisce ad alcuni dei testi più obliqui mai scritti da Cave. L’acclamato Skeleton Tree(2016) conferma la costante evoluzione che ha fatto la differenza tra Nick Cave and The Bad Seeds e gli altri. E’ andata avanti per 33 anni e non c’è ragione per cui debba fermarsi adesso.

PINO DANIELE, DOMANI ESCE COFANETTO “QUANDO”

Domanivenerdì 1 dicembre, esce “QUANDO", il cofanetto di Warner Music che racchiude il meglio del repertorio di PINO DANIELE, pubblicato dal 1981 al 1999, documentandone il percorso artistico in un libro di 72 pagine, 95 brani rimasterizzati dai nastri originali e il DVD del film documentario "IL TEMPO RESTERÀ".

"QUANDO" è un documento straordinarioil libro di 72 pagine racchiude testi, foto, commenti, rarità, memorabilia e approfondimenti sul percorso artistico di Pino Daniele, esplorato nello spazio temporale di questo progetto; sono presenti inoltre delle trascrizioni musicali per permettere di studiare lo stile chitarristico di Pino e fare pratica sullo strumento con l'ausilio delle basi musicali originali messe a disposizione in questo cofanetto

Le tracce audio incluse in "QUANDO" sono state recuperate dai nastri analogici e digitali originali dei 15 Album di Pino Daniele pubblicati da Warner Music, tra i quali: "VaiMo'-1981", "Bella 'Mbriana -1982"passando da "Non Calpestare i Fiori Nel Deserto - 1995", "Dimmi Cosa Succede sulla Terra - 1997" e tanti altri. Quello messo in atto è stato un nuovo e accurato lavoro di rimasterizzazione che ha donato nuova vita sonora a brani incisi più di 30 anni fa, migliorandone il suono senza stravolgerne l’essenza.

Gli archivi Warner arricchiscono questo cofanetto anche con demoprovini e versioni alternative mai pubblicati, versioni in spagnolospecial club remix, dj edition e instrumental mix dell'epoca. 

Oltre a 6 CD audio e un libro, "QUANDO" include il DVD del film "PINO DANIELE - IL TEMPO RESTERÀ", scritto e diretto da Giorgio Verdelli, che ha ottenuto grande successo di critica e pubblico, proiettato per 3 giorni in oltre 270 sale cinematografiche italiane, con oltre 60.000 spettatori, posizionandosi sempre secondo al boxoffice. 

"QUANDO" assume una funzione documentaristica grazie alla collaborazione tra Warner Music e l'Ente no profit Pino Daniele Trust Onlus che ha ideato e curato la realizzazione di questo cofanetto, con il proposito di tenere vivo il ricordo di Pino Daniele, diffondere le sue opere, incentivarne gli studi e permetterne una comprensione sempre più vasta, soprattutto alle nuove generazioni.

mercoledì 29 novembre 2017

MARIO BIONDI 1-12 A NOVA GORICA


A cinque anni di distanza dal primo indimenticabile concerto, venerdì 1 dicembre alle 22:00 Mario Biondi torna sul palco del Perla Casinò & Hotel per un attesissimo live. 
Il concerto è già sold out, del resto Mario Biondi rappresenta un unicum per la musica italiana nel mondo: il suo inconfondibile timbro vocale, così profondo e sensuale, lo ha portato ad occupare stabilmente la cima delle classifiche del Belpaese, regalandogli anche diversi riconoscimenti a livello internazionale. Una vetta da cui “l’unico crooner italiano musicalmente attivo nel mondo” non è mai sceso, grazie alla pubblicazione di dischi di successo, alla partecipazione a jazz festival di fama mondiale e alle collaborazioni con grandissimi artisti come, in Italia, Renato Zero, Ornella Vanoni, Pino Daniele e i Pooh.
Il debutto discografico dell’artista Mario Biondi è del 2006 con “Handful of Soul”, premiato con 4 dischi di platino. Seguono If”, realizzato con musicisti del calibro di Burt Bacharach, “Due (With the Unexpected Glimpses)” e nel 2013 “Sun”, album di respiro internazionale che lo porta a conquistare il primo disco d’oro. Tra gli altri progetti di grande successo, l’album “Beyond” e, nel 2016, “Best Of Soul”, con il quale celebra i primi 10 anni di carriera, tornando al soul, il suo primo grande amore. 
L’attesissimo concerto rappresenta la punta di diamante del programma di intrattenimento autunnale firmato Hit Casinos, prima degli eventi speciali legati alle festività natalizie: quest’anno la notte più lunga dell’anno si festeggerà con Orietta Berti al Park Casinò & Hotel e con Fausto Leali al Perla Casinò & Hotel, 2 concerti affiancati da un ricco programma di intrattenimento a base di cabaret, performance artistiche, live music e DJ-set per ballare tutta la notte.

martedì 28 novembre 2017

BAGLIONI, 50 ANNI “AL CENTRO”

comincia nel 1968, quando CLAUDIO BAGLIONI, diciassettenne, compone e registra le sue prime canzoni, tra cui “Signora Lia” e “Interludio”. 
Questi i primi passi della carriera straordinaria di Claudio Baglioni che, nel 2018, torna in concerto nelle ARENE INDOOR con il suo palco AL CENTRO.

50 anni vissuti in musica, 20 milioni di singoli, 35 milioni di album in Italia, più di 55 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Sono i numeri essenziali di una carriera unica e irripetibile: quella di CLAUDIO BAGLIONI, musicista, autore, interprete, che, dalla fine degli anni Sessanta a oggi, è riuscito a conquistare una generazione dopo l’altra, grazie a un repertorio pop, melodico e raffinato, nel quale ha saputo fondere canzone d’autore e rock, sonorità internazionali, world music e jazz, rivoluzionando il concetto stesso di performance live – il primo a inaugurare la stagione dei grandi raduni negli stadi e ancora il primo, nel 1996, a “far scomparire il palco” e portare la scena al centro delle Arene più importanti e prestigiose d’Italia – in ambito musicale, sociale e televisivo. 

In mezzo secolo di attività, la sensibilità artistica di Claudio Baglioni è sempre stata caratterizzata anche dal grande impegno sociale, ed è per questo che nel 2003 dà vita sull’Isola di Lampedusa al festival di musica e arti popolari, O’SCIA’, coinvolgendo oltre 300 artisti italiani e internazionali per promuovere il dialogo interculturale quale strumento di convivenza pacifica e solidale.

Grande sensibilità e impegno sono stati dimostrati anche nel 2016, su richiesta di Papa Francesco, in occasione del concerto-evento Avrai presso l’Aula Paolo VI in Vaticano, trasmesso in diretta su Rai 1 e in mondovisione.
Claudio Baglioni e la Fondazione O’Scia’ ONLUS hanno raggiunto l’obiettivo straordinario della raccolta di un milione e mezzo di euro per i bambini di Bangui - capitale della Repubblica Centrafricana - e per i bambini italiani delle zone terremotate del Centro Italia.

Dopo aver scritto alcune tra le pagine più intense e significative della storia della musica italiana, trasformandola profondamente con album come La vita è adesso” - ad oggi il disco più venduto della discografia italiana - Oltre, Baglioni celebra i suoi primi 50 anni di carriera mettendosi ancora una volta in gioco con lo spirito innovativo che da sempre lo contraddistingue, posizionando la musica AL CENTRO di tutto.

È infatti nel 1972 che un ragazzo di ventun’anni realizza una piccola grande rivoluzione con il primo concept-album pop italiano: “Questo piccolo grande amore”. L’album, attraverso la musica, posta AL CENTRO di tutto, racconta una storia d’amore tra due adolescenti che scelgono di fare della loro vita il cardine del loro orizzonte.
Tredici anni dopo, nel 1985, “Questo piccolo grande amore” viene decretata da una giuria popolare “Canzone del secolo” e Baglioni la esegue sul palco dell’Ariston in versione piano e voce, riportando, dopo molti anni, la musica live a Sanremo. La storia di “Questo piccolo grande amore” non finisce qui. Nel 2009, infatti, 37 anni dopo la sua pubblicazione, diventa Q.P.G.A., un film, un romanzo e un album Opera con la partecipazione di 69 artisti tra cantanti, attori e musicisti.  

Nel corso degli anni, Baglioni non ha mai rinunciato all’idea di mantenere la musica AL CENTRO e nel 1990, con “Oltre”, uno degli album più importanti della storia della musica italiana, segna una decisiva svolta artistica, grazie alla presenza di elementi di musica etnica e alla collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi artisti internazionali, che danno vita a una struttura musicale ancora oggi attuale, a distanza di quasi 30 anni.

La musica AL CENTRO è lo spirito con cui Claudio Baglioni ha accettato la Direzione Artistica del Festival di Sanremo 2018 e il ruolo di capitano della squadra che animerà, dal palco del Teatro Ariston, la sessantottesima edizione del Festival (in programma dal 6 al 10 febbraio 2018).

Un ritorno sul piccolo schermo dopo Anima Mia, un programma diventato un cult, incentrato sull’immaginario degli anni ’70, grazie alla rievocazione dei miti e delle mode della cultura di massa di quel periodo.

Anche nei live, Baglioni mette la musica AL CENTRO: letteralmente. Il primo palco al centro è del 1991, con “Oltre una bellissima notte”, allo Stadio Flaminio di Roma. Nel 1998, per il tour “Da me a te”, si esibisce su un palco a forma di ‘croce’ di 90x40 metri posizionato AL CENTRO del prato dello Stadio Olimpico di Roma (per due sere consecutive) e di San Siro a Milano: per la prima volta, il pubblico - disposto a 360° - riempie tribune e curve in ogni ordine di posti, facendo registrare un record di presenze tutt’ora imbattuto. Sul palco, ballerini e performer, arricchiscono lo show con trovate sceniche rivoluzionarie. “Da me a te” è, inoltre, il titolo dell’inno che Baglioni scrive per i 100 anni della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Non è il primo né l’unico inno a portare la sua firma: nel 1994, infatti, il cantautore ha scritto e interpretato “Acqua nell’acqua” per i Mondiali di Nuoto di Roma; il 2006 è l’anno di “Va’” per le Olimpiadi Invernali di Torino, mentre nel 2009 firma “Un solo mondo”, in occasione dei Mondiali di Nuoto di Roma.

E ancora una volta nella sua storia, sarà AL CENTRO il palco nelle più importanti ARENE INDOOR d’Italia nel tour che partirà a ottobre 2018, che riporterà live Claudio Baglioni. Un tour durante il quale il pubblico, disposto a 360 gradi, avrà la possibilità di ripercorrere insieme al cantautore mezzo secolo di indimenticabili successi.

Queste le date del tour AL CENTRO (prodotto e organizzato da F&P Group):
16 ottobre al Nelson Mandela Forum di FIRENZE
19 ottobre al Pala Lottomatica di ROMA
23 ottobre al Pala Prometeo di ANCONA
26 ottobre al Mediolanum Forum di MILANO
2 novembre al Pal’Art Hotel di ACIREALE (CT)
6 novembre al Pala Florio di BARI
10 novembre al Pala Sele di EBOLI (SA)
13 novembre all’Unipol Arena di BOLOGNA
16 novembre alla Kioene Arena di PADOVA
20 novembre al Pala George di MONTICHIARI (BS)
23 novembre al Pala Alpitur di TORINO

lunedì 27 novembre 2017

TORNA ROCKOL AWARDS 2017

Torna l’appuntamento annuale con i Rockol Awards, da oggi online all’indirizzo https://www.rockol.it/awards2017/ : sono già in corso le votazioni in corso da parte sia della giuria specializzata che dei lettori.
 
Rispetto alla passata edizione, i Rockol Awards 2017 confermano le quattro categorie tradizionali e ne aggiungono una, quella riservata ai migliori Video Italiani.
Questa, pertanto, la cinquina su cui giurati e lettori sono chiamati a esprimersi:
-          Migliore Album Italiano
-          Migliore Album Internazionale
-          Migliore Evento Live Italiano
-          Migliore Evento Live Internazionale
-          Migliore Video di Artisti Italiani
 
I “Rockol Awards 2017”, in aggiunta all’attribuzione dei suddetti 10 premi annuali (5 da parte della giuria specializzata, composta da circa 300 membri dei media di settore, e 5 da parte dei lettori), prevedono l’assegnazione del Premio Rockol 2017, che sarà selezionato dalla redazione di Rockol ad un artista o gruppo giudicato particolarmente meritorio per l’attività svolta durante il 2017 ed annunciato nel mese di dicembre.
 
Le votazioni si concluderanno il prossimo 7 gennaio, data dopo la quale sarà diffusa la lista dei primi classificati: vincitori e graduatoria finale verranno annunciati in un evento conclusivo in programma nella prima metà di gennaio.
 
Rockol (http://www.rockol.it/) è il sito italiano di riferimento nell’informazione e nell’intrattenimento musicale.
Attivo dal 1995, Rockol.it è visitato da oltre 3.000.000 di utenti unici mensili, genera circa 11.000.000 di pagine viste ed è seguito da oltre 600.000 fans e followers sui principali social media.
Dal 2013 opera anche in UK all’indirizzo www.rockol.com.

JORDI SAVALL 30-11 A PORDENONE

PORDENONE – E’ una figura straordinaria della scena musicale contemporanea: grande virtuoso della viola da gamba e carismatico direttore d’orchestra, da oltre trent’anni Jordi Savall esplora di tesori musicali del repertorio musicale antico e barocco spesso dimenticati. Il successo dei suoi concerti dimostra che la musica antica è più viva e attuale che mai, e la sua nuova produzione, dedicata a ‘Istanbul. La musica dell’Impero Ottomano nel dialogo con le tradizioni armene, greche e sefardite’, scandisce una nuova, vivacissima tappa della ricerca sonora di Savall. In esclusiva regionale per il Friuli Venezia Giulia l’artista farà tappa al Teatro Verdi di Pordenone giovedì 30  novembre, alle 20.45, per il cartellone musica 2017/2018: un ritorno molto atteso il suo, con l’Ensemble Hespèrion XXI, dopo lo straordinario concerto del 2015. Il tema di questo appuntamento promette fascino e suggestione: Istanbul, crocevia tra Europa e Asia, una storia importante lunga secoli. Savall ancora una volta riesce ad alimentare progetti tematici di bellezza assoluta: questa volta presenta la tradizione musicale di una metropoli cosmopolita e straordinaria, culla di popoli e religioni, Istanbul per gli ottomani, Costantinopoli per i bizantini. Una città che ha sempre attirato viaggiatori e artisti europei e internazionali. Non a caso l’Ensemble Hespèrion XXI rispecchia perfettamente questa cifra cosmopolita con musicisti che esprimono la tradizione musicale turca (Hakan Güngör al kanun e Yurdal Tokcan oud), armena (Haïg Sarikouyoumdjian, ney & duduk), greca (Dimitri Psonis santur), marocchina (Driss El Maloumi oud) e spagnola, con Pedro Estevan percussioni e lo stesso Jordi Saval viola d’arco, lyra e direzione) 
La serata ruoterà intorno alla figura del principe moldavo Dimitrie Cantemir, vissuto a Istanbul a cavallo tra Seicento e Settecento e autore di un testo fondamentale, “Il Libro della Scienza e della Musica”. Cantemir fu anche letterato e filosofo ed eletto membro dell’Accademia delle scienze di Berlino nel 1714, figura d’intellettuale paneuropeo ante litteram. Nel concerto vengono accostate musiche di corte di sorprendente ricchezza ritmica, che sono di “divertimento” perché sono state scritte per momenti celebrativi o per essere ballate, a brani armeni di grande malinconia e pezzi sefarditi di grande profondità e rara bellezza. Come spiega lo stesso Savall: «Vogliamo presentare le musiche strumentali colte della corte ottomana del XVII secolo, tratte dall’opera di Cantemir, in dialogo e alternanza con le musiche ‘tradizionali’ del popolo, quindi materiale di tradizione orale di musicisti armeni e delle comunità sefardite accolte, in seguito alla loro espulsione dal regno di Spagna, in città dell’impero ottomano come Istanbul o Smirne».

venerdì 24 novembre 2017

LUN 27-11 A TRIESTE, CINEMA ARISTON, DOCUFILM SU DON MILANI


Lunedì 27 novembre alle ore 17 e alle ore 18.30 al Cinema Ariston sarà
proiettato il film documentario “BARBIANA ‘65 - La lezione di Don
Lorenzo Milani” (Italia, 2017, 62’) di Alessandro G.A. D’Alessandro,
prodotto da Felix Film e distribuito da Istituto Luce Cinecittà: si
tratta dell’’unico documento esistente, inedito e restaurato, con Don
Milani in scena, le sue parole, il suo volto, la sua scuola. La
proiezione delle 18.30 sarà presentata da Miriam Kornfeind,
coordinatrice della Comunità di San Martino al Campo di Trieste.

Presentato in anteprima alla 74. Mostra del Cinema di Venezia,
“BARBIANA ‘65 - La lezione di Don Lorenzo Milani” è un film
documentario su don Lorenzo Milani e i suoi ragazzi, nato dal recupero
del materiale girato da Angelo D’Alessandro nel dicembre 1965 nella
scuola di Barbiana, ritrovato dal figlio Alessandro dopo la morte del
padre. D’Alessandro era stato l’unico a ricevere da Lorenzo Milani il
permesso di riprendere lui e la sua scuola.

Il recupero integrale del materiale filmato girato dal regista Angelo
D’Alessandro nel dicembre del 1965 a Barbiana, protagonisti don
Lorenzo Milani e i suoi allievi, diventa l’occasione per far
riemergere con forza l’attualità del messaggio del Priore a
cinquant’anni dalla morte e ricordare a tutti la sua grande lezione. E
un pensiero – concreto – di straordinaria organicità, che fanno di
Milani un’esperienza intellettuale, radicale, utopica e politica, di
livello almeno europeo. Ben oltre i confini di un piccolo paese, di
una nazione, e  del suo tempo.

Il regista D’Alessandro, l’unico a cui don Milani concesse di
effettuare delle riprese della vita nella sua scuola per lasciare un
documento ai suoi ragazzi, era salito a Barbiana per un’inchiesta
sull’obiezione di coscienza a cui si era aggiunta la voce di don
Lorenzo. Il filmato originale dell’epoca mostra alcuni momenti e
aspetti fondamentali della Scuola di Barbiana: la scrittura
collettiva, la lettura dei giornali, i ragazzi più grandi che
insegnano a quelli più piccoli. Ma c’è anche il lavoro manuale svolto
dai ragazzi (o la loro partecipazione alla Messa, in cui vediamo Don
Milani sull'altare celebrare ma solo “per finta”, per la macchina da
presa, dopo una scelta consapevole e condivisa con il regista).
Intorno a queste immagini del 1965 si sviluppa il racconto con le
testimonianze di Adele Corradi, l’insegnante che ha vissuto
l’esperienza di Barbiana con don Lorenzo, di Beniamino Deidda, ex
Procuratore Generale di Firenze che dopo la morte di don Lorenzo ha
continuato a insegnare ai ragazzi della scuola di Barbiana, e Don
Luigi Ciotti.

Scuola, Costituzione e Vangelo sono i tre pilastri su cui si sviluppa
il pensiero milaniano, che trova il suo culmine nella lettura che don
Lorenzo fa davanti alla macchina da presa della sua Lettera ai
Giudici, il testo scritto per difendersi dalle accuse di Apologia di
reato nel processo che lo attende a Roma.  Il filmato restituisce
dunque con grande forza la voce e l’immagine di un uomo che oggi più
che mai ripropone con forza il tema della coscienza e dell’obbedienza,
della giustizia e della solidarietà, della scuola che deve permettere
a tutti di diventare sovrani di sé stessi.

trailer ufficiale: https://youtu.be/d7KyQ7_exOY

Informazioni sul sito www.aristoncinematrieste.it 

DEBUTTA IL CANTAUTORE FRIULANO TEO HO


Teo Ho, nome d'arte di Matteo Bosco, un "osservatore friulano" come ha scelto di definirsi. "Ho sempre scritto tutto quello che non era abbastanza forte da poter essere ricordato, o che lo era troppo." riassume in breve la sua poetica, nata tra il Friuli e a Milano. Cantautore, potremmo definirlo noi, di quelli meno allineati e meno o formali, che propone per anni canzoni nate suonando in strada, senza nemmeno pensare lontanamente ad entrare in studio, e durante i live, le canzoni si sono lentamente sviluppate acquistando personalità, colore e vita. "È normale, pensando che nelle mie canzoni nasce sempre prima il testo e questo si forma dal contatto con la gente. Riassumendo: tanti live, tanta musica in strada, un solo disco." I versi costituiscono la parte fondamentale, a volte preponderante, delle sue canzoni e per diversi anni Matteo Bosco ha scritto e pubblicato poesia.
Con questi due strumenti, pensieri e suoni, si possono "disegnare" infinite storie: tutte quelle che una persona osserva o da cui è osservato durante il giorno.
Autori di riferimento ce ne sono, inutile stilare una lista.
"Indubbiamente, anche e soprattutto per la poetica, è Francesco De Gregori l'artista a cui mi sento più legato.
Per proprietà transitiva Dylan è un riferimento, mio come quello di ogni cantautore.
Sul podio ci sono tre gradini: fatti apposta per "inserirci" un poeta come De Andrè."
Il titolo fa presupporre l'esistenza di riferimenti “politici” nel disco ma questi sono ben mascherati, e soltanto in un brano, “Genova, Berretto Di Lana”, diventano espliciti, con riferimento ai fatti del G8, mentre per l'autore è “La Volpe E L'Uva” ad essere il brano più diretto, perché mette in mostra le contraddizioni, anche se in ambito privato e sentimentale, mentre “Mr Sands” parla del volto di Bobby Sands sui murales di Belfast, anche qui, in maniera poetica, e come un sognatore.
 "I Gatti Di Lenin" è stato registrato a Udine da Matteo Dainese (Il Cane, Zeman, Ulan Bator) ed è un disco essenziale, costruito prima di tutto sulle canzoni, con sovraincisioni minime, per volere riprodurre l'approccio live.

Tracklist: 1. Hamlin / 2. Il Gatto Di Lenin / 3. Mr. Sands / 4. Genova, Berretto Di Lana / 5. Incastrati Sui Ponteggi / 6. La Volpe E L'Uva / 7. 1986 / 8. Le Fate Nude / 9. Rimboccare Marciapiedi / 10. 9 Per
Concerti:
24 novembre 2017 - Musiche Di Sconfine - Dobia Lab - Sagrad (GO)
7 dicembre 2017 - Krock intervista - Scandiano (Re)
8 dicembre 2017 - Caffè Petrarca - Udine
8 dicembre 2017 - Al Lampione - Cividale (UD)
17 dicembre 2017 - Osteria Li di Prime - Gonars (UD)
22 dicembre 2017 - Osteria al Molino - Farra d'Isonzo (GO)
26 dicembre 2017 - Birra e basta - Palmanova (UD)
12 gennaio 2018 - Arci Miskappa - Udine
13 gennaio 2018 - Gasthaus Alpino - Aiello del Friuli (UD)
3 Febbraio 2018 - Bar Cooperativa - Nogaredo Di Prato (UD)
24 Febbraio 2018 - Arsenale Jazz House" - Cividale (UD)

giovedì 23 novembre 2017

DOMANI ESCE NUOVA RACCOLTA DE ANDRÈ


Domani24 novembre, esce TU CHE M’ASCOLTI INSEGNAMI (Sony Music), la nuova raccolta di FABRIZIO DE ANDRÉ! Il cofanetto, disponibile su Amazon al link https://smi.lnk.to/Fabercontiene i brani rimasterizzati in alta definizione 24BIT/192KHZ dai master analogici originali di studio.

Queste le tre versioni disponibili di TU CHE M’ASCOLTI INSEGNAMI

BOX 8LP 180 gr IN EDIZIONE LIMITATA
GATEFOLD 4 LP 180 gr ESSENTIAL SELECTION  

Ecco la tracklist completa della versione 4CD:

CD 1 
FEMMINE UN GIORNO E POI MADRI PER SEMPRE (L’amore e l’universo femminile): Ho visto Nina volare; Hotel Supramonte; Valzer per un amore; Un malato di cuore; Tre madri; Canzone dell’amore perduto; Giovanna D’Arco; Andrea | Tema di Rimini; Le passanti; D’ä mæ riva; Franziska; Amore che vieni amore che vai; Via del campo; Giugno ’73; La canzone di Marinella; Prinçesa; Verranno a chiederti del nostro amore; La Stagione del tuo amore; Bocca di rosa; Jamin-A.

CD 2 
IL POLLINE DI DIO, DI DIO IL SORRISO (La spiritualità il sogno):Smisurata preghiera; Se ti tagliassero a pezzetti; Inverno; Il pescatore; Il sogno di Maria; Ave Maria; Anime salve; La cattiva strada; Spiritual; Preghiera in gennaio; Deus ti salvet Maria (Ave Maria sarda); Si chiamava Gesù; Verdi pascoli; Oceano; Il ritorno di Giuseppe; Il testamento di Tito; S’i’ fosse foco; ‘Â çimma; Volta la carta; Il suonatore Jones.

CD 3
DEV’ESSERCI UN MODO DI VIVERE SENZA DOLORE (Guerra e pace, potere giustizia libertà): Introduzione; Canzone del maggio; Girotondo; Sidún; Terzo intermezzo; Il re fa rullare i tamburi; Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers; Il gorilla; Ballata dell’amore cieco (o della vanità); La guerra di Piero; La ballata dell’eroe; Fiume Sand Creek; Disamistade; Una storia sbagliata; Il bombarolo; Avventura a Durango; Un giudice; Don Raffaé; Quello che non ho; La domenica delle salme; Le nuvole.

CD 4 
SOTTO IL VENTO E LE VELE (L’infanzia la vita e oltre): Coda di lupo; Amico fragile; Canzone per l’estate; Rimini; Le acciughe fanno il pallone; Dolcenera; Canto del servo pastore; La città vecchia; ‘Â duménega; Khorakhané (a forza di essere vento); Cantico dei drogati; Un ottico; Crêuza de mä; Leggenda di natale; L’infanzia di Maria; Il testamento; La collina.

Con la regia di Stefano Salvati, sarà disponibile da domani, al link http://vevo.ly/95peHV, il video ufficiale de “IL PESCATORE”.

Intanto, è online il canale VEVO tutto dedicato a FABRIZIO DE ANDRÉ, dove verranno caricati tutti i video del celebre artista. Il canale è visibile al seguente link www.vevo.com/artist/fabrizio-de-andre

Sul canale attualmente sono presenti i 25 video tratti da Fabrizio De André in concerto”, live registrato al Teatro Brancaccio di Roma il 13 e 14 febbraio 1998; tra questi “Bocca di rosa”, “Crêuza de mä”, “Ho visto Nina volare” e “Via del campo”.
Sul canale al momento si trovano anche tutti gli still video dell’album Anime Salve e verranno caricati tutti gli altri dischi: l’obiettivo è di raccogliere sul canale VEVO l’intera produzione di De André, creando uno spazio online interamente dedicato a uno dei più grandi artisti italiani.

martedì 21 novembre 2017

MANNARINO IL 2-5-18 A TRIESTE

Mannarino sarà il 2 maggio 2018 a Trieste, al Rossetti, per la prima volta nel Fvg. Dopo l’uscita del primo album dal vivo “Apriti Cielo Live”, nato sulla scia di un tour da oltre 100mila paganti, dal 23 marzo Mannarino è pronto per ritornare al suo pubblico con “L’Impero Crollerà”, un nuovo concept tour. 

Qualunque sia il tuo Impero, ovunque si trovi, qualsiasi nome abbia,
ci deve essere da qualche parte un suono che lo farà crollare

Ancora una volta, dopo un tour legato all’uscita di un album, Mannarino si ritaglia uno spazio live di sperimentazione. “L’Impero Crollerà” nasce proprio da questa esigenza. Mannarino, artista eclettico e coraggioso, torna sul palco con un nuovo concept pensato per una dimensione “più intima” e per offrire uno spettacolo inedito al pubblico che continua a seguire la sua evoluzione.  
La parola impero è presente in varie canzoni. È un simbolo ma anche una metafora; è quel luogo immaginario e distopico che fa da sfondo a molte delle sue storie. Con questo tour sarà come entrarci dentro, sentirne i suoni e le voci. 

“L’Impero Crollerà” arriverà nei principali teatri italiani e per la prima volta in concerto in Friuli Venezia Giulia, il 2 maggio 2018 al Politeama Rossetti di Trieste, con inizio alle ore 21 per un evento organizzato da Vivo Concerti e Vigna PR in collaborazione con ilRossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.